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Profughi accolti in casa, l'assessore Galantini rispedisce al mittente le accuse

“Richiesta di dimissioni infondata, figlia dell’approssimarsi delle elezioni”, così Cesare Galantini commenta la mozione di sfiducia presentata dal M5S

“Rivendico la mia totale buona fede, per mia convinzione politica e in un momento in cui l’emergenza profughi si faceva pesante, nella scelta di aver deciso di affittare nell’agosto scorso alla cooperativa Caleidos un appartamento per dare una risposta alla domanda di accoglienza nella nostra città”. Così l’assessore di Carpi, Cesare Galantini, replica alle dichiarazioni contenute nella mozione di sfiducia che i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno presentato e chiede le sue dimissioni.

“Un atto, quello di mettere a disposizione della cooperativa Caleidos un appartamento di mia proprietà, che è maturato in un’ottica di servizio e non per lucrare. Non mi è chiaro poi quale sia l’illecito che mi viene contestato dal Movimento 5 Stelle visto che il contratto di affitto è regolare ed è stato firmato da me e dalla cooperativa Caleidos (il tutto senza oneri per il Comune di Carpi), che non si è mai sottratta a contatti con l’amministratore condominiale e gli altri condomini", segnala Galantini in una nota.

I problemi segnalati dalla nota stampa del Movimento 5 Stelle sarebbero diunque quelli "tipici della vita condominiale", affrontati assieme ai mediatori culturali che seguono questi sei richiedenti asilo. "Rigetto totalmente poi l’accusa che esista un conflitto d’interessi tra le mie deleghe istituzionali e il mio ruolo di affittuario e di aver mancato di segnalare questa situazione. In conclusione non ritengo assolutamente fondata la richiesta di dimissioni, figlia di una strumentalizzazione di un tema come quello dell’accoglienza dei profughi che richiama l’approssimarsi delle elezioni politiche del 4 marzo prossimo”, chiosa l'assessore al Bilancio e alla Sicurezza, aderente alle fila di Liberi e Uguali.

L’amministrazione comunale di Carpi rigetta inoltre ogni accusa di falso ed omissione imputabile ai servizi dell’Unione delle Terre d’Argine che hanno dato invece puntuale riscontro nei termini a quanto ha chiesto il Movimento 5 Stelle. I grillini, invece, sostengono che dalla mappa dell'accoglienza manchi l'appartamento di proprietà dell'Assessore.
 

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