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Politica Villaggio Giardino / Via Pietro Giardini

Restringimento di via Giardini. E' veramente più sicura?

In Consiglio Comunale dibattito sui lavori. L'assessore Giacobazzi ha risposto all'interrogazione di Pellacani (FI) sulla nuova ciclabile: "In corso correttivi, ma si vuole privilegiare la mobilità dolce"

“Sulla nuova ciclabile di via Giardini sono in corso alcune finiture volte a rimuovere criticità emerse nel corso dei lavori. Preciso però che il numero di corsie stradali è rimasto lo stesso in tutta la via tranne che in un tratto di 50-100 metri, nella zona di piazzale Risorgimento, dove la carreggiata è stata ridotta, e non dimezzata, con lo specifico obiettivo di aumentare la sicurezza”.

Lo ha detto l’assessore alla Mobilità del Comune di Modena Gabriele Giacobazzi in Consiglio comunale nella seduta di giovedì 31 marzo rispondendo all’interrogazione trasformata in interpellanza di FI, illustrata dal consigliere Giuseppe Pellacani, sul restringimento della carreggiata di via Pietro Giardini.

Pellacani ha evidenziato che la realizzazione della nuova pista ciclabile “ha determinato una drastica riduzione della larghezza della carreggiata, con riduzione da due ad una corsia a partire dall’incrocio con viale Tassoni”, che “a fianco dell’unica carreggiata sono state ricavate aree di sosta ‘blu’”, e che, tale restringimento “si sta rivelando, oltre che fonte di code, anche pericoloso”. Il consigliere ha quindi chiesto “se è stato effettuato uno studio preventivo sull’impatto delle modifiche apportate sul traffico e sulla sicurezza della circolazione, se non esistono soluzioni alternative meno ‘impattanti’ e meno pericolose rispetto al dimezzamento della carreggiata”, se si ritiene di sottoporre a monitoraggio gli effetti dell’opera realizzata e se si valuta opportuno intervenire “per rendere meglio visibili, anche con apposita segnaletica, gli ostacoli posti sulla carreggiata nonché la pista ciclabile”.

Giacobazzi ha ricordato come da più parti sia emersa condivisione sul “principio di carattere generale che vada incentivata la mobilità dolce rispetto a quella automobilistica. Per farlo, all’interno della città costruita dove gli spazi disponibili sono limitati – ha proseguito – è necessario fare delle scelte e qualcuno degli interessi compresenti viene inevitabilmente penalizzato. La politica scelta è quella di privilegiare altre modalità di spostamento e gli automobilisti devono accettare condizioni di circolazione differenti, con velocità inferiori e sezioni stradali più strette, manovre vietate e altro”. L’assessore ha poi ricordato che via Giardini è stata ristretta in un punto in cui la strada precedente aveva una sola corsia per proseguire diritto “quindi, di fatto, restringendola si elimina semplicemente la possibilità di sorpasso sotto incrocio”. Tra gli interventi correttivi previsti, lo spostamento dello stallo della fermata dell’autobus di poco più di un metro, in modo da consentire il sorpasso del mezzo in sosta anche da parte degli altri bus, e la configurazione dei posti auto laterali in quel tratto in modo tale da evitare manovre in mezzo alla carreggiata.

“Il progetto della ciclabile di via Giardini – ha proseguito Giacobazzi – è stato realizzato dopo uno studio preventivo ed è stato cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del ‘Piano di azione ambientale per un futuro sostenibile 2011-2013’. Inizialmente prevedeva un percorso promiscuo biciclette-pedoni, ma in seguito a numerosi confronti, l’Amministrazione ha deciso di separarli per garantire una maggiore sicurezza: si è scelto il percorso della condivisione e partecipazione”, ha aggiunto. L’assessore ha infine evidenziato che l’intervento non è ancora completo e che, una volta concluso, verrà fatta una valutazione complessiva sull’infrastruttura, di cui verrà monitorata l’efficienza.

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