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Rete Imprese incontra i candidati sindaci: “Nuovo slancio e competitività”

Gli imprenditori si sono confrontati questo pomeriggio con i nove candidati alla carica di sindaco, presentando le loro ricette per uscire dalla crisi anche locale: “Ce la mettiamo tutta, ma è fondamentale anche l’impegno della politica”

Le Associazioni modenesi aderenti a Rete Imprese Italia – Confesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, CNA, e Lapam-Confartigianato – hanno rivolto ai candidati a sindaco modenesi un messaggio che verte su problemi e criticità vissute da tutti settori produttivi del capoluogo, ma che vuol essere un contributo costruttivo, in termini di valutazioni e proposte ai futuri amministratori. 

Molti i temi posti sotto la lente dai rappresentanti cittadini delle imprese. Ci sono la viabilità e la sicurezza, la gravosa imposizione fiscale, il turismo, il centro storico di Modena, l’occupazione, il lavoro, il commercio. Argomento quest’ultimo da cui parte Mauro Salvatori, presidente di Confesercenti per l’area di Modena. “Non è più proponibile e possibile a Modena pensare al commercio in un'ottica di ulteriore espansione. Occorre a nostro parere imboccare decisamente la strada volta al recupero e alla qualificazione di strutture esistenti; ora dismesse; condizione oltretutto indispensabile e fondamentale per preservare il cosiddetto ‘capitale sociale’, miglior antidoto contro la desertificazione della città, del suo centro urbano e l'insorgere di fenomeni di degrado e disagio sociale”. 

Sul tema dei parcheggi pocanzi accennati, è Silvia Manicardi, presidente cittadina di Licom-Lapam ad esprimere la posizione di Rete imprese “Occorre rivedere e ripensare le strisce blu per i parcheggi in città. E’ infatti necessario ridefinire la convenzione con Modena Parcheggi. E’ anche necessario fare in modo che le strisce blu assolvano al loro compito di rotazione della sosta: in alcune zone questo problema della sosta breve è stato risolto, in altre (in particolare in prossimità di zone ad alta densità abitativa e con pochi posti auto disponibili) di fatto le strisce blu sono monopolizzate da chi ha gli abbonamenti la funzione di rotazione della sosta viene a mancare”.

Il futuro della città passa anche per il suo sviluppo turistico secondo Rete Imprese. "Il turismo – dichiara Massimo Malpighi, presidente di Ascom-Confcommercio per Modena - deve diventare sempre più fattore di competitività ed è per questo che come Rete Imprese chiederemo con forza alla prossima Amministrazione l'adozione di una vera e propria politica strategica per il settore. Capace di ripensare la città e le sue funzioni in chiave turistica, puntando sulla valorizzazione coordinata e sistemica del nostro immenso patrimonio costituito dalla tradizione motoristica, enogastronomica e culturale. Ciò anche nell’ottica di Expo2015 che, attraverso l’operazione Palatipico in piazza Grande, ma anche con altre azioni promozionali ad hoc della nostra filiera produttiva, dovrà costituire una grande opportunità di proiezione di Modena sui mercati internazionali del turismo. Altri snodi fondamentali, sui quali faremo alla prossima amministrazione proposte specifiche, riguardano la necessità di investire in percorsi formativi per aumentare la cultura dell’accoglienza e di sostenere la crescita competitiva delle imprese, incentivandone la qualificazione. Va poi detto che è anacronistico mantenere l’applicazione della tassa di soggiorno, di cui chiederemo un formale impegno alla sua abolizione".

Fisco, burocrazia e multi utility sono altri temi cruciali su cui Rete Imprese si rivolge ai candidati a Sindaco al Comune di Modena. “Sarà fondamentale dare maggiore efficienza – esordisce Nicola Fabbri, presidente di CNA per l’area di Modena - e quindi recuperare costi, alla macchina comunale. Come pure compiere un profondo intervento di sburocratizzazione dei procedimenti, anche attraverso un più deciso e generalizzato utilizzo dello strumento dell’autocertificazione che, più volte promesso in questi anni, è rimasto lettera morta. Occorrerà che l’Amministrazione, anche rispetto alle difficoltà del periodo che stiamo attraversando, recuperi tutte le risorse possibili per abbattere anche a livello locale il peso fiscale sulle Pmi, vero motore dello sviluppo e della possibile ripresa economica della città e ridare così slancio alla comunità. Siamo a chiedere inoltre in che modo la nuova Amministrazione, in quanto azionista di riferimento delle società multi utility cui è affidato il servizio, intenda esercitare il diritto-dovere di controllo sui costi di gestione/produzione e sulle scelte che impattano sulla qualità del servizio stesso, a tutela degli interessi generali delle comunità che esse rappresentano e di cui le imprese fanno parte”.

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