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Mirandola: un anno dopo, ecco i numeri della ricostruzione

Il Comune capoluogo della Bassa pubblica le cifre del faticoso ritorno alla normalità. Tante opere pubbliche e tanta solidarietà. Ancora grave la situazione delle attività del centro storico spopolato

É passato un anno dalla seconda terribile scossa del sisma emiliano e il Comune di Mirandola ha deciso di fare il punto sullo stato di salute della città, tra le più devastate dal terremoto. Durante una conferenza stampa, il sindaco Maino Benatti e i suoi collaboratori hanno tracciato la mappa del territorio e snocciolato numeri significativi sulla ricostruzione.

Sono complessivamente 20 le “grandi opere”, tra edifici scolastici, sportivi, ricreativi, culturali, oltre al nuovo Municipio e ad una rotatoria, che danno il senso del lavoro messo in cantiere dall’Amministrazione ed in parte già in fase di ultimazione. Ultimi in ordine di tempo sono sicuramente il complesso dell'Istituto Luosi finanziato da Eni e la palestra di Quarantoli sovvenzionata dal Movimento 5 Stelle.

Tra le cifre più rilevanti della ricostruzione emerge innanzitutto quella relativa alle 300 opere provvisionali, ormai quasi completamente realizzate, metà delle quali nel solo centro storico. La spesa complessiva è di 14 milioni 727mila euro, ai quali vanno aggiunti altri 16 milioni per la messa in sicurezza e ripristino dell’Ospedale e quasi 6 milioni per la messa in sicurezza delle Chiese. I lavori per il ripristino dell’agibilità su edifici privati danneggiati dal sisma sono 629 (220 ad uso abitativo, 364 produttivo e 45 misto). Le domande MUDE già accettate e protocollate sono 159 per i danni da inagibilità B e C, 14 per le E leggere e 7 per le E pesanti. Complessivamente sono stati assegnati quasi 5 milioni e 852 mila euro di contributi, di cui 840 mila già erogati a saldo.

Le attività economiche attive in centro storico prima del sisma erano 268. Dopo il 20 maggio ne sono state delocalizzate dal centro 183. Oggi sono attive in centro 142 attività, con 9 nuove aperture, 110 attività riaperte e 23 delocalizzate da fuori a dentro il centro storico. Infine è emerso un dato sulle donazioni. Al conto corrente del Comune di Mirandola sono stati versati 2 milioni e 103mila euro, per un totale di 1.357 versamenti effettuati. Una gara di solidarietà che ha coinvolto tutta Italia e non solo.

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