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Autobus, ancora qualche settimana per il ripristino dei pannelli

L’assessore Giacobazzi ha risposto a Eugenia Rossi (El) sull’interruzione del sistema di telecontrollo satellitare dei mezzi e del relativo sistema informatico

Sarà necessaria ancora qualche settimana per il ripristino del sistema di telecontrollo satellitare Avm degli autobus e del relativo sistema informatico elettronico alle fermate e sui mezzi. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità del Comune di Modena Gabriele Giacobazzi nella seduta del Consiglio comunale di ieri, giovedì 20 marzo, in risposta all’interrogazione di Eugenia Rossi (Etica e legalità), precisando che per l’interruzione del servizio, e il conseguente disagio arrecato agli utenti, l’Agenzia per la mobilità (Amo) ha già applicato a Seta una penale di 10 mila euro per il 2013 e si riserva di applicarne altre fino alla data di effettiva riattivazione del sistema.

La consigliera Rossi, nell’interrogazione, ha ricordato come da luglio 2013 il sistema di telecontrollo satellitare montato sui mezzi di Seta sia interrotto per consentire l’adeguamento del sistema informatico al sistema unico regionale di bigliettazione integrata installato anche a Modena. “Tale interruzione – ha affermato – che doveva essere limitata al tempo strettamente necessario all’implementazione del sistema, pari a qualche settimana, ha reso inutilizzabili per mesi i pannelli informatici elettronici alle fermate e sui mezzi, creando notevoli disagi all’utenza, che si è dovuta attenere all’orario ufficiale senza informazioni sui tempi reali di transito dei bus, dipendenti da diverse variabili non prevedibili”. La consigliera ha quindi chiesto i motivi del ritardo nella riattivazione del sistema satellitare, la data della prevista riattivazione, se nel contratto tra Amo e Seta esistono penali a carico del gestore in caso di disservizio, se siano state irrogate e pagate e, nel caso, se sia previsto un indennizzo all’utenza per i disagi.

“Il ritardo – ha affermato l’assessore – è vero e rilevante ed è dovuto a problemi significativi di hardware e software riscontrati nell’integrazione del sistema Avm con il sistema di bigliettazione, operazione che consentirà di condividere con le altre realtà di Seta il medesimo strumento di misurazione dell’utilizzo dei mezzi pubblici. Il contratto tra Amo e Seta prevede una serie di situazioni che comportano penali – ha proseguito – tra cui quella che si è verificata, per la quale è prevista una penale di 2 mila euro per ogni mese di irregolarità riscontrata. Trattandosi di un disagio generalizzato e non relativo a un preciso gruppo di utenti – ha però precisato Giacobazzi – non è possibile pensare a un indennizzo per ogni singola persona e riteniamo piuttosto opportuno utilizzare tali risorse per il miglioramento del servizio pubblico”.

Eugenia Rossi non si è detta “contenta della risposta. Il sistema satellitare è un progetto ambizioso – ha affermato – che non può fallire per l’incompetenza di Seta che continuo a riscontrare negli anni. Siamo di fronte a una perdita di credibilità e di immagine di un bel modello di mobilità dolce – ha aggiunto – e servono capacità di intervento e di monitoraggio puntuale, mentre Seta e Amo rappresentano un esempio di incapacità e fallimento”. Per la consigliera “è un premio inaccettabile dal punto di vista politico ridare a Seta le entrate derivanti dalle penali per il miglioramento del servizio e continuare a finanziare questi organismi – ha concluso – vuol dire buttare risorse in un buco nero”.

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