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Eletto il nuovo Consiglio Provinciale, resta tutto come prima

La nuova composizione rispecchia le stesse proporzioni dell'elezione del 2014, cambiano solo gli interpreti. Al voto il 70% degli aventi diritto. Il nuovo consiglio rimane in carica due anni

Nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Modena che si sono svolte sabato 17 dicembre con il voto dei consiglieri comunali e dei sindaci modenesi, è scaturita la composizione, del Consiglio provinciale sulla base delle preferenze espresse per le tre liste presentate. Si tratta di un composizione ancora ufficiosa - in attesa della proclamazione ufficiale da parte dell'Ufficio elettorale - ma il risultato rispecchia già quello di due anni or sono.

Cambiano infatti i nomi dei consiglieri eletti, ma restano inalterati gli equilibri tra le forze politiche, con la maggioranza salda che resta in mano ai rappresentanti del Partito Democratico. La lista "Insieme per una nuova provincia" ottiene infatti nove consiglieri, che sono: Stefano Reggianini, sindaco di Castelfranco Emilia, Emilia Muratori, sindaco di Marano, Maria Costi, sindaco di Formigine, Maino Benatti, sindaco di Mirandola, Roberto Solomita, sindaco di Soliera, Massimiliano Morini, sindaco di Maranello, Gian Domenico Tomei, sindaco di Polinago, Francesca Silvestri, sindaco di Bastiglia, e Caterina Rita Liotti, consigliere comunale di Modena.

Le opposizioni si spartiscono i restanti tre seggi. La lista “Unione Modena Civica-Uniamoci" elegge due consiglieri, che sono Marco Caiumi, consigliere comunale di Pievepelago, e Antonio Platis, consigliere comunale di Mirandola. La lista "Centro Destra Liberale modenese" elegge un consigliere che sarà Roberto Benatti, consigliere comunale di Carpi. Per espressa scelta politica, sia il Movimento 5 Stelle che i partiti della sinistra non partecipavano alle consultazioni.

I voti di lista sono stati: "Insieme per una nuova provincia" 312 "Unione Modena civica-Uniamoci" 141, "Centro Destra Liberale modenese" 32, più tre bianche e nessuna nulla. Hanno votato 488 elettori su 697 aventi diritto pari al 70%. Ogni elettore ha votato una lista ed espresso una preferenza all'interno della lista votata, erano eleggibili alla carica di consigliere provinciale i sindaci e i consiglieri comunali. Il corpo elettorale è stato suddiviso in sei fasce demografiche (le schede erano quindi sei di colore diverso) al fine di proclamare gli eletti con il metodo del voto ponderato che assegna un peso diverso ai comuni a seconda del numero di abitanti.

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