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Richetti si ritira, niente primarie: "Scusate, scelta personale"

“Immagino il vostro dissenso, ma la politica non è la vita”, così Richetti annuncia il proprio forfait alle primarie del centrosinistra. “Decisione sofferta e meditata per il bene del Pd e della Regione”

Clamoroso al Cibali, potremmo dire se questo fosse un pezzo di giornalismo sportivo. Il giornalismo in questione è invece politico, ma il clamore non manca. É arrivata infatti da poco la conferma ufficiale che Matteo Richetti non correrà alle primarie del centrosinistra per il dopo Errani.

Il deputato modenese, a differenza di Stefano Bonaccini e Roberto Balzani, non ha infatti presentato questa mattina (il termine era alle 12) le firme necessarie per partecipare alle primarie, rinunciando così alla competizione elettorale.

"Ragazzi tutti, mandare questo messaggio mi costa un fegato nuovo. Anzi, credo CI costa un fegato nuovo. Tra ieri sera e stamattina ho dovuto prendere una decisione. Di quelle che non ci dormi. Mi fermo qui". É con questo messaggio che Matteo Richetti, deputato modenese del Pd, ha annunciato il suo ritiro ai sostenitori dei circoli. "Ci sono cose di fronte alle quali ci si ferma. Se c'è una cosa che ci unisce è che per noi la politica è un pezzo fondamentale della nostra vita. Ma non è la vita", sottolinea Richetti.

Sfuma dunque il derby modenese con Stefano Bonaccini, che fonti interne al Pd dicono non essere per nulla piaciuto ai vertici renziani. Ma sfuma soprattutto l'entusiasmo che si era raccolto intorno al candidato di area cattolica, nel quale erano riposte le speranze dei rottamatori della prima ora.

"Io continuo e continuerò a usare il noi, ma questa volta vi devo chiedere di rispettare una scelta che è personale. Immaginando il vostro dissenso. Facciamo ricorso a tutta la nostra amicizia, se riusciamo. Non ho parole a sufficienza per pronunciare le mie scuse, ad ognuno di voi, al vostro impegno, alla vostra passione. Vorrei farlo di persona con ognuno di voi, guardandovi negli occhi. Un abbraccio forte, a tutti". Ora pare che il deputato convergerà su Stefano Bonaccini che resterà in corsa insieme a Roberto Balzani.

"L'unità è un valore che non va solo dichiarato, ma anche praticato", scrive su Facebook Richetti. Una "decisione sofferta e meditata - la definisce Richetti - ma credo sia nell'interesse dell'Emilia Romagna e del Pd. Non è il momento delle divisioni, il nostro paese e la nostra regione non possono permetterselo. Nel tempo in cui stiamo portando avanti riforme importanti per l'Italia accolgo l'invito, arrivato da più parti, all'unita'. Lo faccio perche' non basta prendere applausi scroscianti dal nostro popolo, dai democratici, quando si fanno appelli alla coesione. Bisogna saperla realizzare". (DIRE)

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