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Apertura dei Centri estivi, la Regione riunisce esperti ed enti locali per studiare soluzioni

Ieri un lungo confronto in videoconferenza con la vicepresidente Schlein e l'assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni, Enti locali e province, rappresentanti dei gestori dei servizi, coordinamenti pedagogici territoriali e alcuni esperti, e naturalmente la sanità regionale

Vagliare tutte le possibili modalità alternative per riaprire in sicurezza i Centri estivi e garantire alle famiglie l'assistenza nel momento di ritorno al lavoro. E' l'ipotesi su cui la Regione Emilia-Romagna sta lavorando ed è stato il tema centrale di un incontro che si è svolto ieri in videoconferenza tra la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, l’assessore alla Scuola, Paola Salomoni, Enti locali e province, rappresentanti dei gestori dei servizi, coordinamenti pedagogici territoriali e alcuni esperti.

E’ più di un’ipotesi quella su cui sta lavorando la Regione assieme a tutti gli attori coinvolti, per essere pronti e fornire un contributo propositivo e operativo alla discussione che si sta tenendo anche a livello nazionale, sulla graduale riapertura dei Centri estivi e con un occhio al futuro dei servizi educativi per l’infanzia, compresi i nidi.

La necessità è evidente: permettere la programmazione dei servizi non appena sarà consentita la parziale ripresa delle attività, garantendo tutte le condizioni per la massima tutela della salute dei bambini e delle famiglie, che saranno individuate dalle direttive sanitarie. La Regione ha già promosso in questi giorni un giro di contatti sul tema specifico dei Centri estivi con i Comuni maggiori e alcune Unioni di Comuni per capire lo stato dell’arte circa i bandi comunali destinati ai gestori e quelli destinati alle iscrizioni delle famiglie.

“Nell'interlocuzione positiva con il Governo in merito ad un piano di graduale di ripresa delle attività, abbiamo voluto evidenziare come questa riflessione debba necessariamente essere accompagnata a quella riguardante il sostegno alle famiglie nella gestione dei bambini e la graduale ripresa della loro socialità- sottolineano la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein e l’assessore alla Scuola, Paola Salomoni-.

I primi esiti di questo confronto sulle modalità alternative di svolgimento dei Centri estivi saranno presentate dal presidente, Stefano Bonaccini, già a partire dalla prossima seduta dell’Assemblea legislativa, martedì 28 aprile.

Sui servizi educativi per l’infanzia nella fascia 0-3, quella degli asili nido, dall’inizio dell’emergenza la Regione ha stanziato un finanziamento straordinario di 5 milioni di euro, per sostenere i Comuni nel fronteggiare le mancate entrate delle rette e consentire alle famiglie di non pagare per i servizi pubblici e privati convenzionati non resi a causa dell’emergenza sanitaria da Covid19. Sale a 12 milioni e 250mila euro per il 2020 lo stanziamento complessivo per finanziare il sistema educativo emiliano-romagnolo nella fascia di età 0-3 anni.

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