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I pendolari di Gigetto spazientiti: "Ora basta, scriviamo alla Regione"

La denuncia dei viaggiatori: "Continuano i ritardi e i disservizi sulla ferrovia Modena Sassuolo ed i pendolari, ormai, non sono più disposti a sopportare"

“Tutti i giorni sai quando parti, ma non quando arrivi, con i convogli che restano fermi anche quindici o venti minuti in attesa dello scambio”. A denunciarlo sono i portavoce dei pendolari della ferrovia Modena-Sassuolo, da tempo attivi con la "bacheca virtuale" della pagina Facebook Salviamo Gigetto, punto di incontro e di confronto per i viaggiatori. Che la linea locale viva problemi quotidiani è questione nota da ormai troppi anni, ma è singolare che le ultime difficoltà siano dovvute proprio alle soluzioni adottate dal gestore Tper per tentare di ammodernare la tratta.

I maggiori problemi vengono infatti attribuiti ai nuovi treni modello “Alfa2”, noleggiati dalla regione Campania, che hanno un sistema di sbloccaggio, apertura, chiusura e ribloccaggio porte lento, che produce un minuto di ritardo per ognuna delle dieci fermate della linea. A questo si aggiunge che il “cambio banco”, cioè il trasferimento della cabina di guida da un lato all’altro del treno, richiede almeno dieci minuti, contro i quattro degli altri veicoli, rallentando ulteriormente le manovre. Se questi ritardi possono sembrare lievi, basti pensare che sono da sommare ad ogni corsa della durata di circa trenta minuti. Ciò spiega i ritardi che arrivano in certi giorni fino ad un’ora o addirittura alla cancellazione di intere corse.

“Chi prende il treno non lo fa per diletto, ma per recarsi al lavoro, a scuola o all’università e con tutta l’elasticità possibile, non è pensabile che si possa continuare a subire l’attuale ricorrenza di ritardi e cancellazioni", insistono i pendolari, che hanno deciso di riprendere carta e penna e scrivere all’assessore regionale ai trasporti e alla presidenza di Tper. “Anche in passato abbiamo inviato e-mail e lettere lamentando ciò che non funzionava, ma non ci è stata data alcuna risposta. Perciò ora chiederemo che una nostra delegazione venga ricevuta. Siamo sul treno tutti i giorni e sappiamo bene cosa funziona e cosa no: sicuramente il nostro parere è utile a chi deve prendere decisioni in merito alla linea ferroviaria.”

“Puntiamo a risolvere tutto entro dicembre – riferiscono i pendolari – per evitare che il nuovo orario, anziché sulle esigenze degli utenti, venga costruito sulle inefficienze del materiale rotabile.”

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