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Ispettorato del Lavoro in "visita" a Seta, sanzioni per i troppi straordinari di due autisti

Gli assessori Filippi e Guerzoni hanno risposto a diverse interrogazioni su: visita dell’Ispettorato del lavoro in azienda, episodi di incendio di mezzi e bagni al capolinea

L’attività di accertamento dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Modena in Seta, gli episodi di incendio di mezzi che si sono verificati in poco tempo e la realizzazione di bagni di servizio al personale presso i capolinea. Sono state diverse le interrogazioni cui hanno risposto l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi e l’assessore ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 21 giugno. Rispondendo alle interrogazioni della consigliera Elisabetta Scardozzi del M5s e di Andrea Galli di FI sugli esiti della visita ispettiva dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Modena in Seta, l’assessora ha riportato le informazioni fornite dall’azienda.

In particolare ha spiegato che l’attività di accertamento ha riguardato il periodo dall’1 gennaio 2016 al 30 settembre 2017 e “non ha fatto rilevare formalmente situazioni non adeguate o pericolose per lo stato psicofisico dei dipendenti. L’entità delle sanzioni comminate a Seta è pari a circa 5 mila 200 euro e l’Ispettorato del lavoro non ha ritenuto sottodimensionato o meno l’organico del personale autista”.

Filippi ha spiegato in particolare che “le irregolarità individuate sono state relative al superamento delle ore straordinarie ammesse per due persone su 403 dipendenti e il superamento della media settimanale delle 48 ore in alcuni periodi dell’anno per 11 persone, di cui tre hanno superato la media rispettivamente per 8 minuti, 35 minuti e 43 minuti. Rispetto al riposo settimanale – ha proseguito – la violazione accertata non riguarda il mancato rispetto del numero di riposi minimo annuale, ma l’erronea applicazione della norma, con il superamento dei 12 giorni lavorativi consecutivi. La violazione relativa al superamento del periodo continuativo di guida ha infine riguardato il turno di lavoro domenicale/festivo programmato erroneamente sulla base di una prassi consolidata. Il turno è stato regolarizzato, a seguito della segnalazione di una organizzazione sindacale, già prima della visita ispettiva”.

Autobus in fiamme

Rispondendo ad altre tre interrogazioni, presentate dalla consigliera Scardozzi del M5s, dal consigliere Galli di FI e dalla consigliera Grazia Baracchi del Pd, sulla sicurezza dei mezzi di Seta, l’assessora ha ripercorso gli episodi di incendi e avaria dei bus che si sono verificati.

“Sugli accadimenti – ha spiegato – sono state attivate verifiche interne, anche perché tutti i bus coinvolti avevano subito interventi di manutenzione programmata. Nell’ultimo anno (2017) le risorse investite per la manutenzione di tutto il parco mezzi di Seta supera i 10 milioni, di cui oltre 4 milioni sono stati impiegati per i mezzi del bacino modenese. In alcuni casi – ha precisato Filippi – le condizioni del bus, dopo l’evento, non hanno permesso di individuare con certezza le cause di innesco dell’incendio, ma nella quasi totalità dei casi, il fenomeno ha origine dal vano motore che risiede nella parte posteriore del veicolo. Anche la tipologia dei mezzi coinvolti è diversa per età, tipologia e costruttore, quindi non è possibile individuare con certezza una difettosità ripetuta”. L’assessora ha inoltre evidenziato che le segnalazioni di avaria sono state 469 nel 2017 e 215 per i primi cinque mesi del 2018.

“Si ritiene che Seta – ha aggiunto –sia adeguatamente strutturata per far fronte al disagio arrecato da eventuali situazioni di avaria dei mezzi, sia per quanto concerne il personale addetto alla manutenzione, sia per quanto riguarda il numero e la tipologia dei mezzi di scorta”. Filippi ha inoltre precisato che “a partire dal 2016 l’azienda ha attuato una politica di rinnovamento del parco mezzi nei tre bacini e che al termine del 2018 i mezzi acquistati saranno 160, 71 nel modenese di cui 38 nuovi. È difficile – ha aggiunto – fare un ragionamento sugli investimenti nei tre bacini senza considerare le necessità e urgenze di ciascuno di essi. Non possono essere utilizzate logiche differenti da questa”.

L’assessora ha quindi ricordato che al 31 maggio, dei 352 mezzi di Seta, 62 sono a metano (57 urbani), 106 Euro 2 (20 urbani), 76 Euro 3, 7 Euro 4, 81 Euro 5 e 20 Euro 6, con un’età media di 12,4 anni, mentre i filobus sono 21 con un’età media di 17,4 anni. La previsione al 31 ottobre è di eliminazione dei 20 bus Euro 2 urbani che saranno sostituiti con mezzi a metano. “Tutti i finanziamenti pubblici per l’acquisto di nuovi mezzi – ha spiegato Filippi – in Emilia Romagna sono erogati dalla Regione, che stabilisce una media del 50 per cento circa per autobus. Risorse assolutamente insufficienti per mantenere un livello di vetustà della flotta adeguato”.

Bagni per gli autisti al capolinea

Rispondendo a un’altra interrogazione del consigliere Galli, che chiedeva se il neoassessore avrebbe completato l’opera promessa dal precedente assessore relativa ai bagni ad uso del personale viaggiante di Seta, infine, l’assessore ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni ha precisato che “AMo, l’Agenzia per la Mobilità, su incarico del Comune di Modena, ha già affidato l’esecuzione dei cantieri per il riallestimento di due capilinea del trasporto pubblico urbano della città. I lavori – ha proseguito – il cui inizio è previsto entro il 30 giugno, partiranno dallo spostamento del capolinea attuale di via Repubblica di Montefiorino con la contestuale installazione di un nuovo servizio igienico prefabbricato. Al completamento del primo cantiere – ha proseguito – la stessa impresa passerà all’installazione del secondo bagno prefabbricato presso il terminal di via Leonardo Da Vinci. La fine lavori, per un importo complessivo di 55 mila euro per le opere civili finanziati da Amo e di ulteriori 35 mila euro liquidati da Seta per l’acquisto delle strutture prefabbricate, è prevista per la ripresa del servizio scolastico”.

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