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Sassuolo, Sel: "Bretella, ribadiamo contrarietà: le alternative ci sono"

L'affondo dei vendoliani: "Non siamo contrari per mero preconcetto ideologico, ma per la radicata e comprovata convinzione che tale opera sia non solo devastante dal punto di vista ecologico quanto economicamente illogica e antistorica"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

A seguito dell'assegnazione dell'appalto per i lavori della Bretella Campogalliano-Sassuolo ad Autobrennero, la Federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà e il Circolo SEL di Sassuolo esprimono e motivano, ancora una volta, la propria contrarietà all'opera. Non siamo contrari per mero preconcetto ideologico, ma per la radicata e comprovata convinzione che tale opera sia non solo devastante dal punto di vista ecologico quanto economicamente illogica e antistorica dato che:

La produzione di piastrelle ceramiche nel distretto si attesterà al 50% circa del picco massimo di produzione raggiunto a metà dello scorso decennio; Le infrastrutture stradali portate a termine nell’ultimo decennio hanno migliorato in modo sostanziale il traffico nello snodo del distretto ceramico; La realizzazione della Bretella comporterebbe semplicemente uno spostamento del traffico già presente sulla Modena-Sassuolo e contribuirebbe al definitivo e grave impatto ambientale sul tratto di fiume Secchia interessato; Le considerazioni di vari esponenti politici locali sull’“indispensabilità di questo progetto”, non affrontano nel merito come 15 km di autostrada possano generare questa spinta propulsiva commerciale al distretto quando la crisi del comparto è generata da una fortissima concorrenza globale e da un arresto pressoché completo dell’edilizia a livello mondiale; Determinante è il problema del traffico leggero intradistrettuale su cui la “nuova” autostrada non porterà il benché minimo beneficio. A proposito di questo ci domandiamo: perché non riaprire la discussione sull’intelligente progetto Demetra di transit point proposto dalla Provincia di Modena? Il territorio del distretto è già fortemente compromesso dal punto di vista ecologico sia in termini di qualità dell’aria, di devastazione dell’alveo del fiume Secchia, di impronta ecologica complessiva sull’intera regione.

Alla luce di questi fatti concreti, SEL propone scelte alternative di utilizzo del denaro pubblico quali: Potenziare la rete ferroviaria locale con il progetto innovativo di collegamento su rotaia del distretto ceramico da Dinazzano al grande scalo merci di Marzaglia; Progettare una rete di trasporto locale per i cittadini e i lavoratori del distretto potenziando le ferrovie e le tratte esistenti; Potenziare l’area della ricerca sul prodotto ceramico attraverso la costituzione del Tecnopolo; Riconvertire le grandi aree industriali abbandonate dalla produzione ceramica sia in senso di riconversione industriale in altri settori, che in riconversione ecologica.

Il rifiuto da parte dei politici locali e regionali sia di centrodestra che di centrosinistra – con qualche isolata eccezione nel campo largo del Partito Democratico – di prendere in considerazione proposte alternative alla Bretella autostradale, denuncia la cronica incapacità (questa sì politicamente irresponsabile) di delineare una visione d’insieme proiettata verso una idea diversa del futuro del territorio, che possa conciliare politiche industriali innovative e rispetto dell’ambiente.

Ci impegniamo, quindi, a raccogliere le critiche competenti e costruttive elaborate dalle associazioni ambientaliste - in particolare quelle relative allo stralcio del tratto che corre parallelo al fiume Secchia mantenendo inalterata la realizzazione del collegamento dell'autostrada del Brennero con lo scalo merci di Marzaglia e con la tangenziale di Modena nonché le richieste di assoluta trasparenza e coinvolgimento popolare su tutto l'iter che condurrà al progetto esecutivo - e a stimolare una discussione politica che tenga conto della realtà, a partire dalle proposte alternative indicate, tramite l'azione dei nostri rappresentanti in Regione e dei nostri eletti in Parlamento.

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