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Matrimoni gay, Sel: “Riconoscere anche a Modena quelli celebrati all'estero”

Il partito guidato sul territorio da Andrea Bosi chiede che la Giunta e il Consiglio si rendano protagonisti di un rilancio dei diritti civili. "Non solo lavoro, ambiente e Cultura, facciamo di Modena un baluardo dei diritti"

“Sulla scia di quanto ha fatto il Sindaco di Napoli, De Magistris e su quanto di appresta fare il primo cittadino di Bologna, Virginio Merola, chiediamo anche a Modena un impegno concreto e tempi certi per la registrazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso avvenuti all’estero”. É questa la sollecitazione che arriva da Sinistra Ecologia Libertà di Modena, che si inserisce nel dibattito sui diritti degli omosessuali indicando la via da da seguire anche per l'amministrazione modenese, di cui è parte integrante.

“Un provvedimento di questo genere, avrebbe un forte significato politico oltre che legale e farebbe di Modena un baluardo della tutela dei diritti civili in Italia – spiega il coordinatore cittadino Andrea Bosi - Un modo anche per riscattare quanto successo nei mesi scorsi, quando il Partito Democratico ha bocciato il registro delle unioni civili anche grazie all'assenza di chi, come la consigliera Morini, oggi chiede un gay pride a Modena”.

Sinistra Ecologia Libertà, è dunque pronta a condurre su questo tema una battaglia “di civiltà” nelle sedi preposte: il Consiglio comunale attraverso il consigliere Marco Cugusi e in Giunta, attraverso l’assessora alle Pari Opportunità Ingrid Caporioni. Si tratta di capire se – e in quali modalità – il piglio dirigista del sindaco Muzzarelli potrà lasciare spazio alle rivendicazioni su questi temi, che per ora sono rimasti fuori dai proclami della neoeletta Amministrazione, focalizzata su questioni di ordine molto più pragmatico.

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