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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Solidarietà bloccata, i farmaci modenesi sequestrati in Kurdistan

Il sindaco di Modena Muzzarelli ha scritto al ministro degli Esteri Moavero. Gli aiuti raccolti dai volontari modenesi erano destinati al campo profughi di Makhmur

Un intervento del ministero degli Esteri affinché vengano dissequestrati i farmaci che l’associazione Onlus "Verso il Kurdistan" stava portando al campo profughi di Makhmur. È l’appello rivolto dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli con una lettera indirizzata al ministro Enzo Moavero Milanesi per porre alla sua attenzione “il grave fatto accaduto ai volontari dell'Associazione Onlus Verso il Kurdistan, un'associazione nazionale con diversi attivisti modenesi”.

Nella lettera il sindaco ricorda come qualche giorno fa “i volontari dell'associazione, che si stavano recando nel campo profughi di Makhmur, riconosciuto dall'Agenzia delle Nazioni Unite Unhcr, hanno subito il sequestro dei medicinali che stavano portando al campo.  Il sequestro è avvenuto presso l'Aeroporto di Erbil, città che tra l'altro ha una presenza diplomatica italiana, grazie al Consolato”.

I farmaci erano stati raccolti grazie alla collaborazione tra Porta Aperta e le Farmacie comunali di Modena, con la collaborazione di Auser.

“La situazione nel Campo profughi – aggiunge Muzzarelli è drammatica: i volontari di Verso il Kurdistan hanno acquistato un generatore elettrico per l'Ospedale e il ricaricatore per le bombole d'ossigeno, portando un po' di sollievo, ma restano condizioni molto gravi, pesantemente acuite dal fatto che l'Isis, prima di cedere ed abbandonare i territori, ha distrutto la rete di approvvigionamento idrico. Chiedo quindi il suo intervento – conclude il sindaco rivolto al ministro - per dissequestrare i farmaci, che sono indispensabili per chi vive nel campo di Makhmur”.

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