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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Bufera in casa Seta. La dirigenza ammette i disservizi, poi accusa gli autisti

In Regione la discussione sul servizio Seta ha portato alla luci pesanti accuse dei vertici ai consucenti, colpevoli di "alterare" i tempi di percorrenza e di danneggiare i locali dell'azienda. Poi l'azienda conferma mezzi guasti e problema di sovraffollamento

Sono destinate a creare polemica le parole del direttore generale di Seta, Roberto Badalotti, riferite dall'assessore regionale Donini in una risposta all'interpellanza presentata in Regione dall'esponente M5s Giulia Gibertoni, che chiedeva chiarezza sullo stato del trasporto pubblico modenese, al centro di una complicata vicenda sindacale.

Ma oltre ai dati sono arrivate le accuse. Bagni e spogliatoi nel deposito Seta di Modena, spiega il direttore, "vengono regolarmente puliti e manutenuti. Gli stessi però sono purtroppo oggetto di ripetuti e ininterrotti atti vandalici da parte dello stesso personale viaggiante". E per dimostrarlo, l'azienda allega anche la foto di uno dei servizi igienici ridotti in pessime condizioni. Per riparare ai danni, Seta "è costretta a una continua e dispendiosa manutenzione. Basti pensare che nel 2016 sono stati effettuati per i soli servizi igienici della sede di Modena circa 20 interventi- spiega l'azienda- con un costo complessivo di oltre 10.000 euro. Senza contare gli interventi per i servizi igienici in autostazione, bagni ai capolinea e nei depositi periferici: circa 25 interventi per un costo di circa 2.500 euro". Ma non è tutto. Secondo Seta, che allega altre foto, gli autisti sono responsabili anche della disattivazione del sistema di blocco porte sugli autobus.

"I tempi di percorrenza delle linee vengono simulati con mezzi con il blocco porte attivato- spiega Badalotti- in qualche caso isolato, gli autisti, contravvenendo alle disposizioni normative, disattivano il dispositivo per velocizzare il servizio, giungere in anticipo rispetto all'orario programmato a capolinea e aumentare così il tempo di sosta". Risulta però "difficile risalire a coloro che hanno messo in atto tale manomissione", sottolinea il direttore di Seta.

"Il tema del sovraffollamento in certe situazioni è reale- spiegano poi i vertici di Seta- ma è da intendersi come percezione del comfort di viaggio avvertito dagli utenti, non certo quale sovraccarico oltre il limite previsto dalla carta di circolazione del mezzo. Negli orari di punta, infatti, la maggior parte dei mezzi che effettuano il servizio soprattutto per gli studenti, viaggiano con persone in piedi, con borse e zaini, e questo genera una percezione negativa di comfort". Seta, assicura comunque il direttore, "è impegnata quotidianamente a intervenire qualora vi sia riscontro di situazioni di sovraccarico tali da non consentire alla clientela di salire a bordo dei mezzi o se tale condizione non sia conforme al Codice della Strada". In ogni caso, anche i controlli fatti dalla Polizia stradale "non hanno riscontrato alcuna violazione di questo genere".

Per quanto riguarda le condizioni dei mezzi, invece, Seta conferma che le 'fallè non mancano. Il modello 'Bussottò, ad esempio, ha "effettivamente problemi di infiltrazioni d'acqua, dovuti al semplice invecchiamento dei materiali". Questi mezzi sono comunque "oggetto di sostituzione per il 40-45% del totale nel bacino di Modena e sono pressochè tutti accantonati a Reggio Emilia, eccetto due mezzi a gpl". Per quanto riguarda le sospensioni, invece, "non risultano cedimenti sistematici", ma "qualche problema si riscontra a Sassuolo", dove "sono presenti numerosi dissuasori di velocità, peraltro a volte affrontati a velocità non consona dai conducenti". E ancora, gli incendi si sono ridotti tra il 2015 e il 2016 (l'anno scorso solo un caso a Piacenza) mentre i casi di surriscaldamento o fuoriuscita di fumo sono stati nel 2016 circa tre per ogni bacino provinciale di Seta.

(DIRE)

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