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San Prospero: minoranze pronte a sfiduciare la giunta Ferrari

Antonio Morselli, capogruppo Lega Nord, prepara l'offensiva: "La conflittualità interna alla maggioranza sta paralizzando l’attività della Giunta, resa incapace di intendere e di volere da lotte intestine degne della peggiore politica"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

La situazione del Comune di San Prospero è molto preoccupante. Le fratture all’interno della maggioranza, che fino a qualche tempo fa la sinistra riusciva a nascondere agli occhi dei cittadini, sono emerse alla luce del sole in tutta la loro gravità e stanno paralizzando i lavori dell’amministrazione. Il Sindaco è un capitano di vascello che non riesce più ad ottenere l’obbedienza e il rispetto della sua ciurma.

Questa situazione può  produrre anche momenti positivi. È il caso dell’ultimo Consiglio Comunale dove, grazie all’assenza di quattro assessori su sette e di tre consiglieri della maggioranza, la Lega Nord e le altre minoranze sono riuscite a bloccare l’aumento delle aliquote dell’IMU sulle seconde case sfitte. Tuttavia le cose non possono andare avanti così. Pretendiamo che la sinistra risolva i suoi problemi ed effettui i suoi regolamenti di conti interni senza farne ricadere le conseguenze sulla cittadinanza.

La conflittualità  interna alla maggioranza sta paralizzando l’attività della Giunta. Tanto è vero che solo il nostro alto senso di responsabilità ha permesso che venissero approvati alcuni provvedimenti dell’amministrazione necessari per la vita del paese ma che rischiavano di cadere vittime dei giochi di potere interni alla sinistra.

La Lega Nord, assieme alle altre minoranze, ha quindi deciso, per il bene di San Prospero e dei suoi abitanti, di raccogliere in Consiglio Comunale le firme necessarie per sfiduciare il Sindaco e la Giunta. Il Comune sta ancora pagando le conseguenze del terremoto e non può permettersi un’amministrazione resa incapace di intendere e di volere da lotte intestine degne della peggiore politica. Di quella politica che non tiene in nessun conto le necessità e i bisogni dei cittadini.

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