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Conferenza della Monatagna, sindaci modenesi in prima linea

Il 22 gennaio a Castelnovo Ne' Monti si terrà la Conferenza regionale della montagna. In vista di questo appuntamento ieri Muzzarelli ha voluto incontrare i sindaci dei comuni di montagna presso la Provincia di Modena

Ieri, mercoledì 20 gennaio, Muzzarelli, in qualità di Presidente della Provincia di Modena, ha convocato i sindaci dei comuni di montagna per fare il punto della saituazione in vista della Conferenza REgionale della Montagna che si terrà il 22 gennaio a Castelnovo ne' monti (RE).

I temi principali saranno: promuovere nuove e specifiche politiche di sviluppo per l'Appennino, partendo dalle sue peculiarità, dalla collina al crinale, dall'agricoltura allo sviluppo delle attività produttive, dal turismo allo sviluppo delle reti telematiche, dagli sport invernali al turismo estivo. Per questo motivo il Presidente della Provincia di Modena ha voluto confrontarsi con i sindaci dei comuni di montagna per capire a che punto era la discussione delle tematiche di cui si parlerà domani.

Sostenendo l'impegno del presidente Bonaccini e della Regione rivolto alla montagna, i sindaci - si legge nella lettera - propongono di «avviare un'analisi sulle cause che stanno provocando il calo demografico costante, la riduzione delle superfici coltivate dedicate all'agricoltura, la difficoltà a sviluppare e cogliere occasioni di crescita e di nuovi insediamenti produttivi, le difficoltà nel procedere al rinnovo delle strutture di alberghiere e nella gestione e ammodernamento della rete di impianti sciistici e di innevamento artificiale».

Sulle stazioni sciistiche, inoltre, i sindaci rilevano che occorre «ammodernare e rinnovare le strutture di servizio e accoglienza prossime al crinale, rispettando le risorse ambientali e i vincoli, puntando sulle nuove tecnologie e materiali compatibili».

Poi c'è il tema della viabilità e della gestione delle scuole superiori di competenza della Provincia «ricercando risorse nazionali al fine dei assicurare infrastrutture idonee per la qualità di accesso ai servizi, ai territori, alle conoscenze, per aumentare le opportunità di permanenza garantendo un futuro al nostro Appennino».

La montagna e i cittadini che la abitano - sottolineano i sindaci - «devono poter godere pienamente degli stessi diritti e delle stesse opportunità di accesso ai servizi: viabilità, scuola, servizi sanitari, assistenza sociale (aiuto agli anziani, opportunità per i disabili), banda larga, trasporti, uffici decentrati dello Stato e delle altre strutture, attraverso una attenzione specifica delle Istituzioni».

I sindaci, inoltre, «manifestano interesse per la sfida regionale relativa al rafforzamento delle fusioni e unioni dei Comuni per ottenere una massa critica pubblica più robusta e solida. Il nuovo assetto istituzionale, che si profila a livello regionale dovrà vederci protagonisti nel cogliere l'opportunità di razionalizzare le gestioni associate favorendo gli studi sulle fusioni dei Comuni in relazione alle scelte di area vasta e promuovere processi che ci avvicinino alle fusioni» tenendo anche conto che dopo il superamento delle Province si dovranno individuare nuove forme e modalità di  coordinamento per sfruttare e cogliere le opportunità di finanziamento legate agli strumenti comunitari.
 

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