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Politica Castelfranco Emilia / Via San Donnino

Incidente nel sottopasso allagato, la Lega Nord chiede le dimissioni del sindaco

Per la Procura non vi sono per ora indagati. Parlando di "sottovalutazione e inadeguatezza" il Carroccio chiede le dimissioni di Reggianini, reo di non aver preso provvedimenti per la sicurezza. Replica del Pd: "Atteggiamento strumentale"

All'indomani della tragedia che ha colpito Castelfranco Emilia, con la morte del 78enne Antonio Benedetti nel sottopasso allagato di via San Donnino, non risultano persone indagate dalla Magistratura, non essendo state rilevate violazioni palesi delle norme di sicurezza. La Lega Nord interviene però duramente rinfacciando all'Amministrazione castelfranchese le responsabilità di quanto accaduto. "Purtroppo, ciò che temevamo si è verificato: nonostante le reiterate sollecitazioni ad intervenire per risolvere con urgenza l'ormai datato problema dell'allagamento del sottopasso di Via San Donnino, ieri mattina un settantottenne di Vignola è deceduto annegato proprio lì. Ai suoi familiari va la nostra vicinanza ed il nostro sentito cordoglio".

"L'inerzia del Sindaco - proseguono Girotti Zirotti e Barbieri, esponenti del Carroccio locale - e l'inadeguatezza con cui ha affrontato la vicenda, come già fece in passato ricordando a tal proposito i tristi e luttuosi eventi verificatisi sul cavalcavia di Muzza Corona a Piumazzo, sono palesi e sotto gli occhi di tutti, compresa anche la competente Autorità Giudiziaria. Addirittura, la Giunta Reggianini, invece di chiedere pubbliche scuse (la nota del Comune iniziava con l'espressione del cordoglio, ndr), si è affrettata a "proclamarsi" esente da responsabilità.

Per la Lega Nord si tratta dunque di una "manifesta e acclarata sottovalutazione e inadeguatezza" per la quale vengono appunto chieste le immediate dimissioni del sindaco Reggianini. "Lui e la sua Giunta hanno già fatto troppi danni. Se ha un minimo di onestà intellettuale, riconoscendo la sua responsabilità politica, lo dimostri con l'unico gesto che può fare: chieda scusa e si dimetta!", affondano i leghisti che nel frattempo hanno già redatto una mozione di sfiducia da presentare in Consiglio Comunale.

Non è tardata la replica della maggioranza guidata dal Partito Democratico e affidata al segretario comunale Andrea Casagrande, che unendosi al cordoglio ha però voluto stigmatizzare il comportamento delle opposizioni: "E’ indubbio che quanto accaduto andrà chiarito fino in fondo e che ogni responsabilità andrà definita, ma, nell’attesa che questo avvenga, risulta veramente preoccupante, ed in certa misura avvilente, il modo con cui le forze politiche di opposizione stanno utilizzando il caso per colpire l’Amministrazione - scrive Casagrande - Interpretare diversamente i fatti e attribuire colpe come fanno le opposizioni, e chiedere le dimissioni del sindaco, è profondamente scorretto e del tutto strumentale soprattutto di fronte ad un evento luttuoso che gli stessi amministratori stanno vivendo con grande amarezza".

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