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Politica San Cataldo / Via Cesare Costa

Viavai di spacciatori, bivacchi e rifiuti in cortile: anche l'asilo "Costa" alza la voce

Anche il Consiglio di Gestione della struttura di via Cesare Costa tira per la giacca le istituzioni: "Spacciatori fanno avanti e indietro davanti alla scuola. Bivacco nell'edificio adiacente"

Dopo la paura e le proteste per il ritrovamento di alcune siringhe nel cortile dell'asilo Toniolo, anche un'altra scuola modenese va in pressing sull'Amministrazione Comunale per problemi analoghi. Si tratta della scuola d'infanzia Cesare costa, nell'omonima via, la cui Presidente del Consiglio di Gestione, Giulia Salvati, ha indirizzato alle autorità una lettera in cui mette a nudo diversi aspetti critici della vita quotidiana dell'istituto e dei suoi piccoli studenti.

Non è un mistero che la zona compresa tra via Costa e via del Murazzo sia da tempo teatro di spaccio di droga, tanto che per ben due volte la stessa Municipale ha svolto blitz in appartamento occupati da pusher, sequestrando numerose sostanze. Il quartiere offre anche riparo a sbandati di ogni genere, che in più occasioni si sono resi protagonisti di furti con spaccata negli esercizi commerciali. Un micromondo che ruota attorno ad una scuola d'infanzia, luogo in cui la sicurezza e la serenità dei bambini dovrebbe essere la garanzia minima.

"Da tempo denunciamo il fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti fuori dal cancello della scuola. Notiamo spacciatori che vanno avanti e indietro in bicicletta davanti alla scuola, che sostano all’angolo tra via Cesare Costa e via del Murazzo, al cellulare, in attesa di incontrare chissà quale individuo - spiaga Giulia Salvati - Abbiamo effettuato riprese video per denunciare questo fenomeno. 
Il tutto avviene in pieno giorno, con i bambini che entrano ed escono dalla scuola accompagnati dai genitori. Ritroviamo qualunque genere di sporcizia, spazzatura, carta, plastica, lattine e bottiglie di vetro sia all’interno che all’esterno della recinzione della scuola, in particolare nei punti dove la siepe perimetrale confinante con la strada si dirada, in quanto le piante sono secche e sono da sostituire".

Non solo. Adiacenti al giardino della scuola, infatti, si trovano gli spogliatoi dell’ex campo da calcio. "La zona, apparentemente chiusa al pubblico, e’ utilizzata come rifugio e bivacco per chiunque, ed e’ accessibile sollevando la rete del campo da calcio, entrando quindi dal lato degli spogliatoi ove la cancellata e’ stata divelta - aggiunge la presidente - L’anno scorso le insegnanti hanno più volte segnalato la presenza di persone che entrano ed escono dalla zona degli spogliatoi con buste di plastica, sia di giorno che di sera; l’area viene utilizzata per dormire e sostare, e fin’ora gli interventi attuati non hanno sortito alcun effetto di allontanamento delle persone che quindi hanno libero accesso alla zona in ogni momento della giornata".

Ieri mattina le insegnanti hanno notato che la maniglia ed il lucchetto della porta degli spogliatoi non c’erano, diversamente dai giorni scorsi e che il gabbiotto del contatore dell’acqua era aperto. La Polizia Municipale ha inviato una pattuglia sul posto per effettuare un controllo. All’arrivo della pattuglia, alle 9:30, la zona e’ apparsa deserta, ma comunque accessibile da chiunque dal campo da calcio. Le forze dell’ordine hanno controllato l’area che circonda gli spogliatoi e riferiscono essere disabitata.

"Chiediamo l’intervento immediato delle autorità competenti per una sorveglianza più frequente e mirata della scuola; chiediamo di installare videocamere di sorveglianza, di sostituire la siepe e la rete che dovrebbe fungere da “riparo” per il giardino della scuola, ma che in realtà di deterrente non ha neanche l’aspetto, in quanto viene sollevata da estranei in maniera estremamente semplice. 
Chiunque lancia materiale di ogni tipo dall’esterno all’interno del giardino. Chiunque può avere accesso al giardino della scuola, come purtroppo è accaduto qualche mese fa, quando una collaboratrice scolastica ha trovato un uomo nascosto tra la siepe e una casetta di plastica dove giocano i bambini. Chiediamo la tutela da parte delle amministrazioni per i bambini, le insegnanti e le collaboratrici che lavorano nella scuola, come condizione fondamentale e indispensabile", chiosa la Salvati.

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