rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Spilamberto / Via San Vito

Variante per lo stabilimento "fantasma" di Amazon, Legambiente chiede la sospensione

Legambiente accusa: "La variante persegue un chiaro interesse privato". L'associazione fa il punto sulle ricadute che la modifica del piano urbanistico avrebbe sulla collettività e ne chiede la sospensione

Era il luglio scorso, e il comune di Spilamberto si trovava a discutere riguardo la variante urbanistica del comparto Rio Secco Sud di via San Vito. Il piano urbanistico iniziale prevedeva la costruzione di otto capannoni di dimensioni ridotte (per un totale di superficie di 54.000mq), destinati ad una molteplicità di imprese produttive. La modifica, che sarebbe poi stata adottata di lì a breve, consisteva al contrario nell'usufruire di quello spazio per la costruzione di un unico stabilimento di 40.000mq, pronto ad accogliere un nuovo polo logistico del più importante colosso dell’e-commerce mondiale: Amazon.

Pochi giorni fa però, dalla Senatrice modenese del M5S Maria Laura Mantovani, al ritorno da una visita allo stabilimento Amazon di Fara Sabina, arriva una notizia spiazzante: “Ho domandato ai vertici quali fossero gli aggiornamenti […] è stata un’altra ditta a fare il loro nome. Amazon smentisce pubblicamente che, almeno per il momento, costruiranno il polo logistico nella località modenese”. ‘Niente Amazon, niente variante’ verrebbe da dire, eppure sembra che nessuno abbia intenzione di retrocedere. Forse c’è di mezzo un interesse privato?

È più di una semplice insinuazione per Legambiente, che interviene pubblicamente sulla questione e parla di “superficiale analisi delle forze politiche rispetto alla vicenda del nuovo insediamento logistico”, che rifletterebbe la risposta ad un “chiaro interesse privato”. L'associazione sottolinea infatti che la variante sacrificherebbe il potenziale sviluppo di circa 50 imprese locali a favore di un’unica multinazionale, rendendo ancor più difficoltosa di quanto già non lo sia la crescita delle PMI.

È sempre Legambiente a mettere in luce un rilevante dato riguardo l’analisi degli effetti sulla viabilità principale: il nuovo piano urbanistico incrementerebbe del 90% il traffico pesante, che andrebbe tutto a gravare su Via Vignolese. Situazione difficile da controllare, se si pensa che nel Comune di Spilamberto è assente un Piano della Mobilità (PUMS).

Per risolvere la situazione, l'associazione propone una sola e urgente soluzione: sospendere l’approvazione della variante, adottata ma non ancora approvata. In attesa ovviamente che le istituzioni locali stesse facciano chiarezza su una situazione a tratti grottesca, per comprendere a chi sia realmente destinato il progetto di Vailog, azienda che ha proposto il nuovo disegno urbanistico per l'insediamento spilambertese.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Variante per lo stabilimento "fantasma" di Amazon, Legambiente chiede la sospensione

ModenaToday è in caricamento