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L'Istituto Fermi sarà statalizzato, il bilancio della Provincia respira

Il Consiglio dei Ministri blocca la vicenda della scuola modenese, che passerà come competenza dalla provincia direttamente allo Stato. Esulta il Pd che temeva per il bilancio provinciale, Ghizzoni: "Il più è fatto"

Fumata bianca, pare, sull'attesa presa in carico da parte dello Stato dell'istituto scolastico "Fermi" di Modena, i cui 55 dipendenti hanno pesato finora sulle casse della Provincia per oltre 2,5 milioni di euro all'anno. Dopo mesi di pressing andati a vuoto, il presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli aveva inviato una settimana fa una sorta di ultimo avviso direttamente al governo: se non mantenete gli impegni, il rischio per il personale sarà quello della mobilità. 

A quanto pare, il pressing anche tramite i parlamentari locali alla fine ha funzionato. Nella seduta di ieri, il Consiglio dei ministri ha finalmente dato il proprio via libera al completamento delle procedure di statalizzazione per quelle scuole di proprietà provinciale, come l'istituto di Modena, che ne avevano avanzato richiesta.

"Ora si attende la formalizzazione di alcuni passaggi tecnici, come la registrazione dell'atto da parte della Corte dei conti, ma ieri il Governo ha compiuto il passo più importante per completare il percorso iniziato nel 2007 e che andava accelerato a seguito della riforma istituzionale che ha coinvolto le Province". 

Lo riporta in una nota Manuela Ghizzoni, la parlamentare modenese Pd che ha seguito la vicenda. Precisa Ghizzoni: "Il via libera, in base alle informazioni in nostro possesso, è contenuto nel Dpr sulle assunzioni a tempo indeterminato per l'anno scolastico 2015/2016, approvato appunto nella seduta di giovedi'. Una buona notizia che consente ai soggetti coinvolti, operatori del Fermi e Provincia di Modena, di iniziare il prossimo anno scolastico con tranquillità". La deputata parla infine di "risultato frutto dell'impegno e del lavoro congiunto di tutti i livelli istituzionali coinvolti".

Per il Presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli questa scelta rappresenta un fatto positivo per il futuro dei dipendenti, perché "salvaguarda un patrimonio  professionale importante", ma anche per la Provincia "in vista dell’approvazione in settembre del bilancio 2015. Il risparmio per l’ente è di oltre due milioni e mezzo che potremmo destinare alla gestione delle competenze principali, dall’edilizia scolastica alla viabilità, anche se i problemi finanziari dell’ente non sono certo risolti". Muzzarelli sottolinea, infatti, che "attendiamo ora che il Governo decida sulle altre questioni che abbiamo posto, come il passaggio dei dipendenti dei Centri per l'impiego e quelli della Polizia provinciale. Decisioni per noi fondamentali per garantire il corretto funzionamento dell'ente, dopo i pesanti tagli alle risorse decisi con la legge di Stabilità, senza una conseguente riduzione delle competenze e passaggio del personale ad altri enti".

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