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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

I numeri dell'inquinamento targato Seta, insorge il Comitato Modena Salute Ambiente

Sotto accusa le scelte per nulla lungimiranti di 9 anni fa, quando vennero acquistati bus vecchi di 10 anni e di classe Euro 2, invece che optare per gli Euro 5

Il Comitato Modena Salute Ambiente interviene nell'acceso dibattito che sta animando la politica modenese circa la relazione tra i vetusti mezzi in dotazione all'azienda del trasporto pubblico Seta e le nuove misure antismog introdotte dalla Regione, che scatteranno il prossimo 1 ottobre imponendo anche il blocco dei veicoli privati diesel Euro 4. Da più parti sono piovute critiche alle Amministrazioni per questa scelta che penalizza, nella sola città di Modena, circa 11mila automobilisti, ma che non affligge invece i vecchi autobus di linea, il cui contributo all'inquinamento atmosferico generato dal traffico è tutt'altro che trascurabile.

Il Comitato, da tempo attivo soprattutto nella lotta all'inceneritore di via Cavazza, fornisce i numeri ed esegue alcuni calcoli interessanti. Si parte dall'assunto che il parco mezzi di Seta include ben 213 autobus Euro 2, pari al 32% dell'intera flotta. Gli Euro 3 sono 191, gli Euro 4 appena 19, gli euro 5 sono 155 e gli Euro 6 sono 55 (oltre a 32 veicoli a carburante a basso inquinamento). La sproporzione che "invecchia" il parco mezzi non è solo nelle sigle, ma soprattutto in ciò che le diverse classi Euro rappresentano.

Dal 1996, data della normativa Euro 2, ad oggi sono aumentati in modo esponenziale i requisiti richiesti alle case costruttrici in termini di taglio delle emissioni dei propulsori a gasolio. Basti pensare che la differenza tra le polveri sottili (PM 10) emesse un Euro 2 e da un Euro 5 è di ben 24 volte. Se un motore diesel di 12 anni fa poteva emettere massimo 120 mg di particolato ogni chilometro, oggi il limite consentito è di appena 5 mg/Km.

Il Comitato analizza così i dati: "Seta in Provincia di Modena percorre circa 12 milioni di km/anno, di cui ipotizziamo circa 6 (la metà) nell'area urbana di Modena, con una media oraria molto bassa, e quindi con emissioni concentrate in poco spazio. Ne deriva che, se tutti i km sono percorsi con autobus Euro 2, le PM10 emesse sono circa 1440 kg/anno, circa lo stesso valore emesso dall’inceneritore. Se invece tutti i km sono percorsi con Euro 5 vengono emessi 60 kg (e ovviamente tutti i valori intermedi a seconda del reale mix di percorrenza). Come si vede, una differenza enorme, che ci siamo respirati negli ultimi anni. Un solo grammo (0,001kg) di PM10 inquina (ai limiti di legge di 50 ug/m3) un volume pari a un campo di calcio fino ai primi piani delle case (50x100x4 metri). Come paragone, di questi campi di calcio, grazie all’acquisto nel 2009 dei bus Euro 2/3 e non Euro 5 ce ne siamo respirati inutilmente almeno circa un 1.000.000 in più ogni anno per 7 anni".

Il riferimento di Modena Salute Ambiente va alle scelte aziendali effettuate non tanto nell'ultimo periodo, quanto nel "lontano" 2009, quando la Atcm - azienda pubblica che diventerà poi Seta nel 2012 - optò per l'acquisto di mezzi usati di classe Euro 2 dalla Spagna, invece che acquistare nuovi autobus Euro 5. "Queste errate scelte, riescono quasi a vanificare le manovre anti-inquinamento che operino solo sui veicoli dei privati cittadini. E' necessario lavorare insieme nella stessa direzione. Ora la storia si ripete con i bus usati da Pavia, e l’arrivo, con il contagocce, di quelli nuovi", chiosa il Comitato.

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