Pd, Bonaccini rinuncia al Parlamento: si candiderà a sindaco?

"Non sarò candidato alle prossime elezioni politiche. Perchè credo che in questo momento difficile per la nostra Regione, che deve affrontare allo stesso tempo la crisi economica nazionale e la ricostruzione post-terremoto, il mio compito sia quello di rimanere dove sono". Così il segretario regionale Pd Stefano Bonaccini è intervenuto ieri su Facebook chiamandosi fuori da ogni speculazione in merito ad eventuali candidature romane in vista delle imminenti elezioni politiche. Eletto nel listone del presidente Errani alle regionali del 2010, Bonaccini, che da tempo sostiene la necessità di primarie per i parlamentari se non cambierà l'attuale legge elettorale, viene dato secondo alcune voci in pole position per la candidatura a sindaco di Modena. "Si può essere utili in tanti modi - ha concluso Bonaccini - Per quel che mi riguarda ritengo sia mio dovere continuare a rispondere alla fiducia accordatami da tanti cittadini ed elettori".

Immediata la reazione da parte del Pdl: "Con la scelta di non candidarsi al Parlamento, il segretario regionale del Pd, Stefano Bonaccini, mette una pesantissima ipoteca sulla candidatura a sindaco di Modena - ha osservato il consigliere regionale Andrea Leoni - Con questa presa di posizione i vari aspiranti primi cittadini in casa Pd sono serviti. Auguri quindi a Bonaccini anche se penso che Modena non abbia bisogno della stanca riproposizione dell'attuale maggioranza allargata ai vendoliani arruolati in giunta". Sulla stessa lunghezza d'onda il rivale giovanardiano Luca Ghelfi: "La scelta di Stefano Bonaccini di non andare in Parlamento prelude ad una sua candidatura a sindaco di Modena - ha osservato il consigliere provinciale - Forte del suo ruolo regionale, difficilmente potrebbe trovare contendenti alle primarie". "Il Pdl sta preparando il suo progetto (non è dato sapere in cosa consista, ndr) - ha concluso Ghelfi - Ma intanto, e da lontano, i cittadini di Modena valutino per bene cosa sta accadendo".