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"Rinuncio a più di 10mila euro di stipendio e a 30mila euro di Tfr"

Michele dell'Orco, deputato modenese del Movimento 5 Stelle: "In un mese e mezzo ho stabilito di rinunciare complessivamente a 11.397,93 euro, di cui più di 3mila di indennità parlamentare"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“La polemica sui nostri stipendi da parlamentari sta rasentando il ridicolo. Tanto rumore per nulla. La vera notizia è infatti quanto i parlamentari 5 stelle stanno facendo in termini di riduzione delle spese e il risparmio che ci sarebbe se il nostro regime fosse applicato da tutti i parlamentari”. Lo afferma Michele Dell’Orco, deputato emiliano del M5S, che continua: “Abbiamo dimezzato la nostra indennità parlamentare, ossia il nostro vero e proprio stipendio. In pratica, come ogni altro deputato, riceviamo mensilmente oltre 10mila euro lorde che equivalgono ad un netto di oltre 5mila euro: noi continueremo a pagare le tasse sull’intero importo ma poi restituiremo la metà dell’importo netto rimettendoci, in un certo senso, due volte. In aggiunta, abbiamo deciso di rinunciare anche all’assegno di fine mandato, ossia al Tfr che, per una legislatura, equivale a circa 30mila euro. Quali altri parlamentari l’hanno fatto?”

“Per fare chiarezza – spiega Dell’Orco – bisogna dire che ci sono poi tutta una serie di voci che vanno a comporre il trattamento economico del deputato e che esulano dall’indennità parlamentare. Si tratta di spese per rimborsi telefonici e di trasporto, spese per l’esercizio del mandato nonché la famosa diaria, che è un rimborso di spesa per vitto e alloggio. Noi, seguendo la linea di trasparenza e rigore che ci siamo imposti al momento della nostra candidatura, stiamo rendicontando tutto e personalmente restituirò fino all’ultimo centesimo quanto  non utilizzato. In un mese e mezzo ho stabilito di rinunciare complessivamente a 11.397,93 euro, di cui più di 3mila di indennità parlamentare e il resto in spese di rimborso. Ovviamente, saranno da verificare eventuali ulteriori conguagli e trattenute per contributi pensionistici ma, con certezza, la cifra supererà solo per metà marzo ed aprile oltre 10 mila euro”.

“Tutte le spese – afferma ancora il deputato - saranno a breve consultabili da ogni cittadino sul sito del Movimento e ci sarà trasparenza anche sulla destinazione del fondo che andremo accumulando con il nostro risparmio. Con una decisione assembleare delibereremo infatti se ristornare il fondo allo Stato o se piuttosto creare un fondo sul modello siciliano per lo sviluppo di impresa o destinato ad altri scopi sociali. Ciò che stiamo facendo fa paura alla vecchia classe politica. La trasparenza che vogliamo riportare all’interno delle istituzioni – conclude Dell’Orco - credo che dia fastidio a più di qualcuno. Rivolgo pertanto un appello alla stampa  e alla Presidenza della Camera affinchè intervengano per smontare le polemiche e restituire la verità su quanto realmente sta facendo il Movimento 5 Stelle”.

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