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Milano, il Ministro Kyenge nega la stretta di mano al capogruppo leghista

Il capogruppo della Lega Nord in Comune viene allontanato dalla security. "Volevo solo presentarmi e spiegarle perchè non condividiamo le sue politiche", ha detto Morelli

Non ha stretto la mano al leghista Alessandro Morelli, capogruppo del Carroccio a Palazzo Marino (video): farà certamente discutere la "mossa" del ministro Cécile Kyenge, a Milano per la consegna della cittadinanza simbolica a duecento alunni stranieri delle scuole cittadine. La cerimonia si è svolta al Castello Sforzesco, alla sala viscontea, frutto di un ordine del giorno presentato in consiglio comunale da Paola Bocci (Pd) e approvato negli scorsi mesi.

I minori che abitano a Milano, nati in Italia da cittadini stranieri, sono circa 45mila e in aumento di anno in anno: oggi rappresentano circa il 22% di tutti i minori residenti a Milano. Il minisro Kyenge ha parlato di meticciato come di qualcosa "di cui non dobbiamo avere paura: la nostra ricchezza - ha affermato - parte dalle tante culture a cui ci troviamo di fronte". Poi il ministro ha ricordato le tante proposte di legge in parlamento, "segno che l'Italia è pronta a non piegarsi a pregiudizi", e ha concluso affermando che il meticciato è una realtà "nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle strade. La fotografia del Paese ce lo dice".

Quando la Kyenge fu nominata vi furono molte polemiche da parte di non pochi esponenti della Lega Nord. Ora l'episodio con Morelli, che su Facebook ha commentato: "Kyenge scappa! Le volevo stringere la mano e spiegarle le ragioni per cui la gente è contraria alle sue posizioni sull'immigrazione ma lei si è rifiutata andarsene (dopo che è intervenuta la scorta)". La Lega Nord sta raccogliendo firme contro l'eliminazione del reato di clandestinità e contro lo "ius soli".

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