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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Il Comune studia un deposito protetto per le bici anche in centro storico

Lo ha annunciato l’assessora Filippi rispondendo all’interrogazione di Aime (Europa verde - Verdi). “Nuovi parcheggi anche in caso di interventi edilizi privati”

Oltre ai depositi per biciclette e monopattini elettrici realizzati di recente in prossimità delle stazioni ferroviarie, allo studio c’è la possibilità di mettere a disposizione dei cittadini una rimessa protetta anche in centro storico.

Lo ha affermato l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi rispondendo, nella seduta di giovedì 22 luglio del Consiglio comunale di Modena, all’interrogazione sul tema della consigliera Paola Aime di Europa verde – Verdi. L’istanza, in particolare, chiedeva di far luce sulle procedure per la realizzazione di spazi protetti e riservati al ricovero di mezzi per la mobilità sostenibile e se sono previsti progetti in centro storico e nei luoghi ad alta frequentazione pubblica, come ad esempio in prossimità di scuole, cinema o teatri “in modo da aumentare la sicurezza e diminuire gli episodi predatori”, anche col coinvolgimento di associazioni e realtà del territorio.

L’assessora ha spiegato che la normativa, ovvero il Regolamento urbanistico edilizio dell’Amministrazione, già prevede la realizzazione di parcheggi privati per le biciclette nei nuovi interventi, nelle sostituzioni edilizie e nelle ristrutturazioni con demolizione, “in un numero stabilito dalla destinazione edilizia, specificando anche la collocazione, le caratteristiche strutturali e le dimensioni degli spazi, degli stalli e dei percorsi di accesso e uscita”. Inoltre, il regolamento comunale specifica che “ogni 20 posti bike realizzati in aree di pertinenza deve essere predisposta una colonnina per ricarica delle bici elettriche” mentre i posti bici non connessi agli alloggi residenziali possono essere in parte destinati al bike sharing, in una quota non maggiore al 30%. “La dotazione di parcheggi privati per biciclette – ha aggiunto Filippi – può vedere anche la realizzazione di apposite aree chiuse, le cosiddette velo-stazioni, e servizi di assistenza alla bici e di bike-to-work”.

L’attenzione diretta dell’Amministrazione sul tema è alta, ha sottolineato l’assessora, come attestano anche le azioni per il potenziamento dei servizi alla ciclabilità incluse nel Piano urbano per la mobilità sostenibile 2030 (Pums) e dal Piano pluriennale degli investimenti 2021-2023, per ciascuno dei 3 anni. “Sono già stati realizzati nelle piazze antistanti alla stazione centrale e alla stazione piccola – ha rilevato – i due depositi protetti previsti nel breve termine di cui il Pums ipotizzava la costruzione entro luglio 2022”. Con l’installazione delle due nuove strutture bipiano i depositi protetti per biciclette gratuiti attivi in città sono diventati nove, collocati nei principali punti intermodali ferro–gomma–bici per la sosta protetta di oltre 380 biciclette e circa mille iscritti al servizio. “Le valutazioni per incrementare ulteriormente il numero di depositi protetti, anche tenendo conto delle richieste degli utenti, sono in corso – ha aggiunto Filippi – ed è stato avviato il percorso, che coinvolgerà anche la Soprintendenza, finalizzato a valutare la collocazione di un deposito protetto in vetro da 40 o 60 posti in centro storico”. Tra le varie ipotesi, anche quella relativa alla disponibilità un locale di via Carteria.

In replica, la consigliera Aime si è dichiarata “soddisfatta” della risposta, soprattutto per quanto riguarda la ricerca di un locale al chiuso in centro da adibire a deposito. “Un locale chiuso – ha detto – offre infatti anche la possibilità di avere uno spazio in cui effettuare piccole manutenzioni dei propri mezzi”.

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