rotate-mobile
Politica

Nuove residenze per anziani in città, i due progetti procedono (lentamente)

La struttura della Madonnina verso il permesso di costruire, il Ramazzini trasloca alla Gorrieri nei prossimi mesi. Il Consiglio non approva la proposta presentata dalle opposizioni

"La nuova Casa residenza anziani che verrà realizzata alla Madonnina (martedì 24 gennaio la presentazione della delibera in commissione consiliare per l’ok al permesso di costruire) “innalzerà il livello dell’offerta a Modena”. Ed anche la Cra Gorrieri in costruzione in zona San Faustino, destinata a sostituire il Ramazzini già nei prossimi mesi, avrà una quota di posti aggiuntivi".

Lo ha sottolineato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli intervenendo giovedì 19 gennaio in Consiglio comunale nel dibattito sull’ordine del giorno presentato Barbara Moretti (Lega Modena) che aveva tra le principali richieste quella di destinare alle Cra i fondi del Pnrr previsti per la sanità pubblica. La mozione, sottoscritta anche da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Alternativa Popolare e Modena Sociale, è stata respinta ma il dibattito ha permesso di fare il punto sulla situazione delle strutture.

L’ordine del giorno, infatti, chiedeva anche di verificare le condizioni delle Cra e dei centri di assistenza disabili di competenza comunale, pure attraverso l'attivazione di un tavolo tecnico, per potenziarne gli spazi e i servizi erogati. Inoltre, il documento invitava l’Amministrazione comunale a prevedere, in caso di necessità, la presenza di un presidio di servizio ausiliario sanitario di medici e infermieri all’interno delle strutture con maggiori criticità. La proposta ha ottenuto il voto contrario dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Europa verde-Verdi e Modena Civica), mentre a favore si sono espressi anche Gruppo indipendente per Modena e Movimento 5 stelle.

I ritardi e le prospettive

Partendo dall’eccezionale impatto della pandemia sulle strutture residenziali per anziani al livello nazionale, e dalle relative difficoltà nell’erogare servizi anche a causa del trasferimento del personale agli ospedali, l’ordine del giorno sottolineava “la diffusa inadeguatezza” emersa anche nelle case residenza per gli anziani di Modena. La consigliera Moretti ha spiegato, infatti, che alcune strutture hanno presentato servizi comuni, come quelli igienici, condivisi anche da più di quattro utenti, oltreché spazi poco idonei a garantirne l’isolamento o il distanziamento, con la conseguenza di impedire la permanenza ordinaria dei familiari, anche in occasione dell’estremo congedo al proprio caro. La consigliera si è poi soffermata sul piano lanciato nel 2017 dall’Amministrazione per la realizzazione di quattro nuove Cra “che non procede come previsto”. Moretti ha infatti evidenziato come l’unica struttura in corso di realizzazione, in sostituzione del Ramazzini, sia quella di via S. Faustino “non in grado di migliorare sensibilmente il saldo tra domanda e offerta di posti disponibili”.

Intervenendo nel dibattito il sindaco Muzzarelli ha richiamato l’importanza di contestualizzare il tema della longevità e della qualità di vita in un contesto nazionale “nel quale il Governo non assicura le risorse alla sanità, riducendone il fondo: è un problema drammatico che si ripercuote sulle autonomia locali”.

Rispetto al cantiere della Cra Gorrieri, il nuovo Ramazzini, il sindaco ha annunciato la fine dei lavori per la prossima primavera e l’avvio del trasferimento già in estate, mentre per il vecchio edificio la Provincia ne ha indicato l’utilizzo come sede scolastica dell’istituto Fermi. Alla Madonnina, invece, l’azienda Kos realizzerà due strutture, con i servizi integrati, consentendo quindi anche il superamento di quella di via del Pozzo, sempre gestita da Kos, ma garantendo comunque 60 posti aggiuntivi per la città.

Il dibattito in Consiglio

Il gruppo Pd, con il capogruppo Antonio Carpentieri e Tommaso Fasano, ha espresso apprezzamento per le novità e ha motivato il voto contrario all’ordine del giorno evidenziando che gli impegni richiesti “stridono” poiché “nel Pnrr, missione Sociale, non sono previsti contributi per le Cra e l’individuazione delle strutture più critiche è assai complessa e problematica da effettuare”. I consiglieri inoltre hanno ricordato come durante la pandemia da parte dell’Amministrazione “ci sia stato uno sforzo affinché i familiari visitassero i propri cari per un ultimo saluto”. Infine, sui presidi medici e infermieristici: "Le strutture hanno già un'adeguata dotazione". La consigliera Paola Aime (Europa Verde-Verdi), pur apprezzando il tema della mozione, ha evidenziato alcuni aspetti critici: “Mancano espressioni concrete: molti aspetti sanitari ma pochi sul versante sociale”. Per Aime “occorre approfondire anche i meccanismi di cura psicologica e di vicinanza umana agli utenti”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia), rispondendo al sindaco, ha affermato che il Governo aumenterà le dotazioni per la sanità: “In corso una valutazione per effettuare una corretta distribuzione delle risorse”. Rossini ha poi manifestato perplessità per il voto contrario annunciato dal Pd: “Scelta strumentale per impedire la costituzione di un tavolo speciale e quindi il coinvolgimento di altri soggetti sulla questione”. Per Giovanni Bertoldi di Lega Modena “l’idea dei fondi Pnrr è un modo per pensare la gestione delle strutture a medio e lungo termine”. Il capogruppo di Lega Modena ha poi posto l’attenzione sulla gestione privata delle strutture: “Tendenza in espansione nella nostra città: occorre vigilare affinché venga preservata la libera concorrenza che favorisce tariffe accettabili e innalzamento della qualità”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuove residenze per anziani in città, i due progetti procedono (lentamente)

ModenaToday è in caricamento