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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Fusione Policlinico-Baggiovara, in estate parte la sperimentazione triennale

Presentato oggi il documento che individua tempi e metodi per il percorso di integrazione fra le due strutture ospedaliere di Modena. Muzzarelli: "Non è per risparmiare sui costi, ma garantire una sanità più moderna ed efficiente"

La cabina di regia che guiderà il percorso di unificazione tra i due ospedali modenesi, Policlinico e Sant'Agostino estense di Baggiovara, sarà costituita entro l'estate; l'organismo avrà il compito di gestire la governance di processo sperimentale che avrà durata triennale. I tempi di progetto di fusione sono stati scanditi da Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena, concludendo la Conferenza che si è riunita nella sede della Provincia giovedì 14 aprile. 

Nel corso della seduta, alla quale hanno partecipato sindaci e responsabili delle sanità modenese, il nucleo di progetto previsto dal percorso di integrazione tra gli ospedali e costituito dalla Regione, ha presentato infatti un documento sul progetto di unificazione «in rapporto - si legge nel documento illustrato da Gianluca Fiorentini dell'Università di Bologna - all’offerta dei servizi sanitari provinciali al fine di definire obiettivi specifici e impatti sulla rete dei servizi ospedalieri e territoriali».

Il documento individua, inoltre, le macro linee di sviluppo dell’unificazione, a partire da un’analisi della domanda attuale e futura, al fine di valutare i risultati dell’operazione per i cittadini, delineando i punti di riferimento per i successivi, ulteriori approfondimenti e scelte operative.

«Scelte operative - ha sottolineato Muzzarelli - ancora tutte da definire e che comunque intendiamo condividere attraverso un confronto con tutti i protagonisti della sanità modenese, istituzioni, operatori, sindacati e associazioni valorizzando un processo che ha come unico obiettivo il miglioramento della qualità dei servizi. Lo scopo dell'unificazione - ha ribadito Muzzarelli - non è risparmiare sui costi, ma garantire una sanità più moderna ed efficiente».      

Il documento presentato dal nucleo tecnico individua tra gli obiettivi dell'unificazione «il rispondere a bisogni di cura ed assistenza di un paziente diverso: più complesso, complicato e spesso fragile; migliorare la qualità dell’assistenza integrando saperi professionali e semplificando i processi clinici,  migliorando le specializzazioni e riducendo le duplicazioni; aumentare l’efficienza nell’uso delle risorse a disposizione».

Composto anche dai direttori e tecnici delle due aziende sanitarie, rappresentanti della Regione ed esperti di servizi sanitari, il nucleo tecnico, come prevede la delibera della Regione sul percorso di integrazione, ha il compito di predisporre, entro giugno 2016, un programma triennale, la verifica della sostenibilità economica, le ricadute sul personale e sulle diverse attività, oltre ai rapporti con l'Università. E quello di giovedì 14 aprile è stato un primo passo metodologico in questa direzione. Una volta approvato il progetto la Regione e la Ctss nomineranno una "cabina di regia" per la governare la fase sperimentale triennale della nuova gestione integrata.

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