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Test di Medicina, parte il ricorso collettivo contro il numero chiuso

Il Codacons si fa promotore di una nuova azione legale destinata a far discutere, volta a far dichiarare l'illegittimità dell'accesso ristretto alla facoltà universitaria che più di tutte vive questa dinamica

Parte anche in Emilia Romagna l’iniziativa legale del Codacons contro il numero chiuso presso le facoltà universitarie di medicina. Anche quest’anno si è riproposto il consueto sbarramento per i 60mila partecipanti alla prova d’ammissione, che ha creato grande malumore anche tra gli studenti residenti in Emilia Romagna – spiega l’associazione – E’ stato inoltre sollevato il dubbio sulla legittimità dei temuti quesiti di logica, aumentati a partire dall’anno 2013, momento in cui il Miur ha voluto limitare le domande di cultura generale. Ma in precedenza, nel 1999, il legislatore aveva dato indicazioni ben diverse: aveva imposto al Ministero dell’Istruzione di privilegiare l’ambito della cultura generale e, soprattutto, l’aderenza ai programmi scolastici. Le domande di logica, quindi, potrebbero non essere legittime e questo andrebbe a pregiudicare i risultati del test d’ammissione.

Al di là delle questioni specifiche, comunque, è proprio il sistema del “numero chiuso” a essere messo in discussione. All’estero, in molti casi, la selezione c’è ma viene “rinviata”: al termine del primo anno di studio (come accade in Belgio o in Francia) è prevista una prova per verificare lo stato delle conoscenze dei candidati. Il “numero chiuso”, insomma, non è affatto l’unica soluzione possibile. E non è un caso se questo sistema viene contestato in primis dagli studenti, che denunciano una grave lesione del diritto allo studio. Una buona parte degli aspiranti medici, peraltro, sceglie la via della “fuga” verso l’Est Europa e la Spagna, dove possono studiare indisturbati: certificando, ancora una volta, la perpetua crisi di sbarramenti e divieti d’accesso italiani.

L’Associazione organizza un ricorso innanzi al TAR Lazio, che deve essere presentato a pena di decadenza entro, e non oltre, 60 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie avvenuta lo scorso 3 ottobre 2017. Lo scopo è quello di garantire il diritto allo studio a tutti gli aspiranti medici che abbiano sostenuto le prove del test d’ingresso e non siano risultati idonei. Sul sito del Codacons tutte le informazioni sull'iniziativa e le modalità di partecipazione alla causa collettiva.

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