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Politica Caduti in Guerra / Viale Martiri della Libertà

Provincia, il segretario Uil polemizza al consiglio tematico sulle mafie

Luigi Tollari non ha apprezzato l'idea di proporre un consiglio tematico chiuso ed è intervenuto fuori microfono polemizzando con il presidente del consiglio Malavasi: "Non ha senso invitare i sindacati per poi non farli parlare"

Non a tutti piace fare la figura del "convitato di pietra". Oggi, pomeriggio, in occasione del consiglio provinciale tematico sulle mafie, erano stati invitati tutti i rappresentanti del mondo del lavoro, dell'associazionismo e del sindacato: tra questi, anche il segretario provinciale Uil Luigi Tollari che, a differenza dei suoi colleghi, non ha accettato il ruolo di semplice uditore.

POLEMICA - Prima, il sindacalista ha interrotto l'introduzione di Demos Malavasi, presidente del consiglio provinciale, poi è intervenuto al termine della relazione di Vito Zincani, Procuratore Capo. Particolarmente piccato l'intervento di Tollari: "Ma noi possiamo intervenire?", ha chiesto all'indirizzo di Malavasi, il quale ha chiarito la dinamica dell'assemblea (consiglio tematico chiuso, niente microfono per gli invitati). Alla fine dell'intervento di Zincani, il segretario Uil si è alzato in piedi e polemizzando apertamente con il consiglio ha abbandonato l'aula: "Non ha senso invitare i sindacati che rappresentano migliaia di lavoratori a eventi come questi e non farli parlare". 

LA RELAZIONE - "Il sistema politico emiliano-romagnolo non è intaccato da collusioni con la mafia e, nelle politiche di contrasto, le forze dell'ordine e magistratura non lavorano da soli, la battaglia è di tutta la popolazione, e proprio questa compattezza è un elemento fondante che permette di guardare al futuro". Così ha esordito il procuratore della Repubblica di Modena Vito Zincani analizzando la presenza delle mafie nel territorio modenese, in occasione della Giornata nazionale della legalità e della memoria condivisa che ricorre il 21 marzo. "I dati complessivi non sono negativi - ha spiegato Zincani - ma bisogna tenere conto che la strategia attuale della mafia é mutata: sono diminuiti i reati predatori ed estorsivi, cui però fa da contraltare un proliferare di nuove società con capitale sociale minimo e soggetti incensurati, che nei momenti di crisi intervengono come interlocutori leciti e poco sondabili nelle procedure di concordato e ristrutturazione aziendale". "L'attività di controllo sui capitali - ha aggiunto - è quindi molto complessa, per questo è fondamentale la vigilanza dei professionisti del settore, dagli avvocati ai notai ai commercialisti". Il procuratore ha segnalato inoltre la difficoltà ulteriore, nelle attività investigative, legata alla governance delle società: "sono sempre meno le spa, ed è quindi più complicato sviluppare politiche di controllo". Preoccupante, a detta del procuratore, anche il sistema di affitto di aziende "che in caso di fallimento finiscono automaticamente all'affittuario in virtù del diritto di prelazione".

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