Rifiuti e topi nell'alloggio degradato dei profughi, la Prefettura smentisce
Le autorità si sono attivate per un sopralluogo in un alloggio di via Emilia Ovest, dopo la segnalazione di un quotidiano locale. Chiesta una relazione alla cooperativa che lo gestisce, ma non sono state riscontrate particolari problematiche igienico sanitarie
Lo scorso venerdì la Prefettura di Modena, che ha tra i suoi compiti anche quello di gestire il sistema dell'accoglienza dei richiedenti asilo, si era attivata a seguito di una denuncia apparsa sull'edizione modenese del Il Resto del Carlino. Il quotidiano aveva infatti raccontato della situazione di profondo degrado in cui si trovava un'abitazione di via Emilia Ovest, messa a disposizione dal proprietario alla cooperativa L'Angolo, per ospitare alcuni profughi in città. Le immagini riprendevano un appartamento vecchio e rovinato, con macchie di muffa, tubi a vista, sanitari logori, ma anche rifiuti e addirittura una famiglia di topi che aveva preso casa nella valigia di un ospite.
Quella stessa mattina la Prefettura ha quindi svolto un'ispezione insieme ad un Medico del Dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl, effettuando un’accurata verifica dell’intera struttura. Il verdetto ha però smentito quanto riportato: “…non si è avuto modo di riscontrare la presenza di animali infestanti (topi e scarafaggi) né di rifiuti sparsi nel cortile o all’interno. Si riscontrano condizioni di adeguata vivibilità della struttura. Non sono state riscontrate particolari problematiche igienico sanitarie.” Peraltro, nel corso della visita è stato possibile verificare che presso l’edificio sono in corso lavori di manutenzione.
Il soggetto gestore è stato quindi invitato ad eseguire alcuni ulteriori interventi manutentivi ed a seguire assiduamente, anche attraverso azioni formative nei confronti degli ospiti tese al miglioramento del “governo” della casa le condizioni di vivibilità della struttura. La Prefettura ha fatto poi sapere che nel corso degli ultimi due anni l'edificio era stato sottoposto a verifica ispettiva dieci volte, da ultimo nell’agosto scorso, senza riscontrare particolari problematiche, salve tracce di muffa alle pareti, verificate anche nel citato sopralluogo, legate anche alla inadeguata aerazione degli ambienti.
"Per quanto riguarda l’accenno alla possibilità della presenza e della diffusione del virus dell’epatite B, ventilata nel corpo di uno degli articoli, si precisa che il tema della prevenzione sanitaria è costantemente all’attenzione di quest’Ufficio che riceve rapporti mensili relativi alla situazione generale ed alle misure vaccinali e profilattiche praticate dalla locale Azienda USL, la quale nell’agosto scorso ha fornito un quadro riassuntivo rassicurante della situazione generale – prosegue la Prefettura in una nota - Nondimeno, rispetto allo specifico tema, sempre in data 15 dicembre, è stato chiesto al Direttore generale dell’Azienda USL un riscontro in ordine alla possibile diffusione del virus suddetto".