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Paolo Trande (Pd): "Il gesto di Barberini è 'bullismo istituzionale'"

Il capogruppo Pd, Paolo Trande, critica fortemente la provocazione messa in atto da Barberini della Lega Nord che ha presentato 100 interrogazioni in un unico blocco

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

"La presentazione di 100 interrogazioni da parte del consigliere leghista Barberini pur essendo legittima dal punto di vista regolamentare è grave, senza precedenti e configura un vero e proprio atto di "bullismo istituzionale". Ricordando l'essenziale compito di "indirizzo e controllo" svolto dai consiglieri comunali eletti dal popolo, si può immaginare che gli effetti oggettivi (se non sterilizzati) di questo gesto sarebbero: a) Intasamento dell’attività del Consiglio comunale; b) Ulteriore perdita di attualità ed efficacia delle istanze; c) Aumento dei costi per la risposta alle interrogazioni (costi stimati a circa 3-400 euro a interrogazione); d) Aumento dei costi per le presumibili ore aggiuntive di attività del consiglio comunale per smaltire il sovraccarico di interrogazioni. Tutto ciò è inaccettabile. Qualcuno ha pensato di trasferire nella Casa di tutti i modenesi la feroce lotta interna alla Lega Nord nazionale e locale. Nella lunga storia del Consiglio comunale non si era mai visto un utilizzo così smaccatamente polemico e politico interno al partito di appartenenza. I colleghi del consigliere in questione, e di questo ne diamo atto, hanno condannato l'atto con parole forti e inequivocabili mentre il partito tace o addirittura pare fiancheggiare l’iniziativa che si inquadra nelle difficoltà di un movimento nazionale e cittadino nato per "fare pulizia e chiarezza" e da anni applicato a difendere poltrone e pratiche romane, come dicono loro, della peggiore risma. Noi chiediamo in prima istanza al consigliere leghista di ritirare le sue 100 interrogazioni. Se questo non dovesse avvenire, rivolgendoci alla Presidenza del Consiglio, a tutti i gruppi e le forze politiche serie presenti in Consiglio Comunale, chiediamo di: a) Salvaguardare la funzionalità del Consiglio comunale individuando da subito un sistema che neutralizzi la iniziativa del consigliere leghista; b) Avviare da subito, come concordato dopo la conclusione dell'iter della riforma del regolamento delle circoscrizioni, il confronto sulla riforma del regolamento generale, dimostratosi ancora una volta “perfettibile e da aggiornare”, in un clima di collaborazione tra maggioranza e minoranze e con l'obiettivo di arrivare alle modifiche con il più ampio consenso possibile. Noi non permetteremo che il cupio dissolvi leghista depauperi la funzionalità e il valore democratico della massima Istituzione democratica cittadina e consigliamo vivamente alla Lega Nord di Modena di riportare la battaglia internamente alle loro sedi di Partito. Il luogo è quello lì non la casa dei modenesi dove abbiamo assistito a sin troppe manifestazioni di esibizionismo sguaiato."

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