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Il Comune respinge le accuse dei vigili: “Nessun diktat”

L’Amministrazione comunale di Modena dopo l’intervento del Sulpl sulla turnazione notturna: “Settimane di trattative e risultati frutto della discussione”. Previste regole per evitare di sguarnire i servizi diurni e più fondi per le indennità

“Nessun ‘diktat’ del Comune, anzi diverse settimane di confronto serrato ad ampio raggio con le sigle sindacali su tutte le questioni oggetto di trattativa sindacale, come l’organizzazione dei turni e le condizioni per gli operatori, senza sottrarre alla discussione anche questioni di tipo gestionale quindi di pertinenza dell’Amministrazione”. Questa la replica del Comune alla polemica alimentata dall'assemblea sindacale di ieri, in cui gli agenti hanno manifestato tutto il loro dissenso verso il nuovo servizio h24.

“Dispiace invece che, contraddicendo un nota unitaria del 5 giugno di tutte le sigle sindacali e delle Rsu aziendali, in cui si dichiarava ad unanimità di portare avanti la trattativa, il Sulpl abbia deciso diversamente. E ciò in presenza di un confronto che ha portato l’Amministrazione comunale a fornire risposte puntuali, accogliendo anche diverse richieste di parte sindacale”.

L’Amministrazione comunale spiega che “per rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini e garantire maggior presidio del territorio” ha inserito il servizio notturno sette giorni su sette negli Indirizzi di governo della città ed ha avviato ad aprile un tavolo di confronto sulle questioni inerenti il personale coinvolto, che non ha mai interrotto.

La programmazione iniziale del servizio notturno esterno H24, 7 giorni su 7 dal 1 luglio al 31 ottobre 2015, verrà poi rifodda a 4 notti a settimana già dal 1 novembre 2015 al 31 marzo 2016, in attesa del completamento dell’organico previsto dall’accordo di programma firmato con la Regione. L'Amministrazione ha poi acconsentito che i turni notturni siano svolti anche da personale volontario, se il numero di volontari è congruo e adeguata la turnazione, al fine di evitare la formazione di ‘professionisti del servizio notturno’. Deve quindi essere definito un tetto massimo di notti per ogni operatore, in modo da non determinare problemi sugli altri servizi e consentire a ciascuno un giusto equilibrio tra attività diurna e attività notturna.

A fronte del timore che i turni notturni possano sguarnire i servizi diurni, l’Amministrazione ha risposto che con il superamento dell’ormai ingiustificabile istituto dell’esonero degli over 50 dai turni notturni, ovviamente prestando attenzione all’impiego del personale più anziano, sarà possibile disporre di 22 operatori in più per la turnazione. Infine, per valorizzare l’operato e la disponibilità degli operatori, il Comune ha previsto anche risorse aggiuntive, in parte per coprire l’indennità di turno ed in parte sulla previdenza complementare.

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