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Documentari e fondi pubblici, Veronesi querela Manfredini

Questa la risposta del regista alle accuse del capogruppo della Lega Nord in Regione che lo aveva accusato di aver ottenuto 26.900 euro per la realizzazione di "Emilia rossa, cuore nero"

“Per realizzare “Emilia rossa, cuore nero” non abbiamo ricevuto nemmeno un euro dalla Regione Emilia Romagna”. Risponde così il giovane regista Gabriele Veronesi alle accuse del capogruppo della Lega Nord in Regione Mauro Manfredini, che lo addita di aver ottenuto 26.900 euro per la produzione della sua ultima fatica documentaristica. “Questa circostanza è falsa, afferma Veronesi, non abbiamo preso un euro da nessuno e mai lo prenderemo, se non forse con questa campagna di crowd funding portata avanti faticosamente”. Manfredini non smentisce e il regista si rivolge agli avvocati perché “Può succedere di sbagliare ma non voler riparare non lo trovo giusto”.

I fatti sono questi: Veronesi e il suo gruppo avevano fatto richiesta di finanziamento all'Emilia Romagna Film Commission, che spesso fa un bando. Tutte le spese tecniche, logistiche e soprattutto di personale portavano a 26.900 euro di costi per il progetto “Emilia rossa, cuore nero”. Progetto bocciato. "Abbiamo deciso di lavorarci lo stesso, spiega Veronesi, senza pagarci noi e ridimensionando il progetto, perché l'idea del film ci piaceva”. “Dopodiché ci siamo trovati in difficoltà con alcune spese che non potevamo evitare, e ci siamo lanciati nell'avventura del crowd funding ed eccoci qui. Vedremo come andrà alla fine, proviamo nonostante tutto a tirare la volata. Certo questa è stata una tegola in testa che inizialmente ho anche sottovalutato, ma l'unica cosa che mi interessa è ristabilire la verità e che nessuno possa mettere in dubbio la mia buona fede".

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