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Più di 200 richiedenti asilo nei comuni terremotati, trattativa in corso

Vertice tra sindaci e Prefetto, che si ripeterà anche la prossima settimana, L'Unione dei Comuni Area Nord si prepara all'accoglienza, mentre è scontr fra Pd e l'Amministrazione di centrodestra di Finale Emilia

L'arrivo di oltre 200 migranti nell'area nord modenese teatro del sisma 2012? Ai sindaci il prefetto Maria Patrizia Paba ha assicurato che "l'eventuale arrivo degli stranieri verrebbe assecondato, come sinora avvenuto per il resto del territorio, da un costante regime di interlocuzione e di intesa con la Prefettura, per concordare e condividere i tempi e le modalità dell'accoglienza". E si darà corso ai trasferimenti "con gradualità, nonostante le necessità dettate dagli arrivi", nell'ambito dell'Unione dei Comuni nel suo complesso, sulla base di una stima fatta che prevede 2,5 ospiti ogni 1.000 abitanti. 

Lo segnala oggi la stessa Prefettura, tornando sull'incontro di lunedi' nel territorio tra Paba e i sindaci dopo le polemiche di questi giorni, soprattutto per il 'niet' del primo cittadino di Finale Sandro Palazzi, simpatizzante leghista, all'accoglienza nel suo Comune. Sul tema è prevista un'ulteriore riunione, in Prefettura, la prossima settimana, ma gli altri otto sindaci (Pd) sono disponibili ai nuovi flussi. 

Intanto, al palazzo del Governo si commenta la passata esenzione all'accoglienza dei Comuni dell'area (terremoto e alluvione), "anche se diverse amministrazioni interessate da tali eventi hanno, per propria determinazione, manifestato disponibilità all'accoglienza ospitando numerosi stranieri", e si precisa: "Dal 2017 le determinazioni ministeriali, anche nella cornice delle intese raggiunte con l'Anci e con la Conferenza Stato-Regioni, tengono conto di un quadro di esigenze nazionali che non prevede più l'esclusione delle popolazioni dell'Emilia-Romagna colpite da calamità nella determinazione del coefficiente di riparto".

Dai sindaci dell'Unione, intanto, arriva un resoconto sulla riunione di ieri a Mirandola col prefetto, nel quale pero' il tema profughi viene solo accennato. I sindaci chiedono in generale a Paba "un salto di qualità sul tema della sicurezza con l'introduzione di nuovi strumenti di prevenzione e maggiori sinergie nelle relazioni istituzionali". Verranno cosi' promossi incontri con i parlamentari modenesi e i sindacati di Polizia, per ottenere "più uomini delle Forze dell'ordine nell'area nord". L'Unione comunale, intanto, ha aggiunto 100 ore alla convenzione con la cooperativa che affianca la Polizia nella gestione amministrativa delle pratiche di immigrazione "riducendo in questo modo il lavoro burocratico degli agenti, più liberi di presidiare il territorio". 

Nel frattempo, non si arresta il diluvio di dichiarazioni su Finale Emilia, il cui sindaco è stato spronato ieri a 'non mollarè anche dal leader leghista Matteo Salvini. Il segretario provinciale Pd Lucia Bursi si schiera "a fianco" dei sindaci dem dell'area nord "che, pur chiedendo garanzie e modalità adeguate, si preparano ad accogliere profughi provenienti da zone di conflitto e carestia". Il Pd della stessa Finale stigmatizza "il comportamento dell'amministrazione finalese che fa un uso pretestuoso e politico della ricostruzione: da una parte, è la scusa per non accogliere profughi, dall'altra- segnala il partito locale- non è un tema cosi' impellente da indurla a presentarsi al tavolo regionale sulla ricostruzione". Al grido "fermiamo l'invasione", invece, domenica gli esponenti locali di Forza Italia Mauro Neri e Antonio Platis saranno a Cavezzo e Mirandola per raccogliere firme "e per dire chiaramente che in questo momento la bassa ha altre priorità".

(DIRE)

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