Vignola, Lega Nord: “Macchè scherzo, è il virus dell'estremismo islamico”
Il capogrupo del Carroccio in Regione usa parole dure contro i quattro nordafricani protagonisti delle miacce “goliardiche” a Vignola: “Guai a parlare di ragazzata, noi fortunati a crescere in classi 100% italiane”
Anche se l'allarme è rientrato, non si placa la polemica politica e mediatica intorno all'episodio di Vignola che ha visto un gruppo di nordafricani minacciare con una pistola cinque 16enni italiani. Uno “scherzo” confessato dagli stessi autori ai Carabinieri, dopo che la notizia denunciata dalle vittime era rimbalzata su quotidiani, siti web e televisioni di mezza Italia.
Tra i più agguerriti nel condannare quanto accaduto, vi è ovviamente la Lega Nord: “Guai a relegare tutto a una goliardata: i fatti di Vignola sono il sintomo allarmante di un virus: quello dell'estremismo islamico, che sta prendendo piede nel Paese a causa delle politiche di invasione targate Pd”. Così il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri. “La mia generazione è stata fortunata a crescere in classi composte al 100 per cento da alunni italiani, piuttosto che i cosiddetti tempi moderni – aggiunge Fabbri - Tempi in cui una forza politica come il Pd vuole svendere cittadinanze e depenalizzare l’immigrazione clandestina proprio mentre l’Occidente è dilaniato dagli attacchi terroristici e sui nostri territori giovani immigrati prendono la jihad ad esempio”.
Il Carroccio vuole dunque stigmatizzare la vicenda, che sicuramente presenta lati inquietanti, ma che gli stessi autori hanno confessato, uscendo così allo scoperto e allontanando i sospetti che dietro il gesto potesse velarsi qualcosa di ben peggiore di un atto di bullismo. “Chi giustifica quei quattro magrebini di Vignola è loro complice. Assolverli (anche politicamente) o derubricare il loro gesto a una ‘ragazzata’ sarebbe come legittimarli – sottolinea il capogruppo leghista - Se un giovane italiano avesse fermato immigrati inscenando una falsa fucilazione in stile nazista, a sinistra sarebbe stata una rincorsa a condannare, le voci di dotti commentatori si sarebbero levate indignate. Oggi, a sinistra, assistiamo invece a un colpevole silenzio. Questa politica ha perso il senso della realtà, è incapace di vedere anche le emergenze e i rischi a cui ci espone”.
