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Welfare, consegnate le youngERcard a circa 45mila giovani

ezzetti: "Uno strumento semplice ma efficace per uscire dall'isolamento e recuperare una dimensione aggregativa"

Sono circa 45mila le ragazze e i ragazzi che in Emilia-Romagna hanno aderito alla youngERcard, il servizio creato dall’Assessorato alle Politiche giovanili della Regione che promuove la partecipazione attiva dei giovani attraverso progetti di protagonismo. La stragrande maggioranza (circa 40 mila) dei possessori della card sono studenti, mentre quasi 2 mila sono disoccupati o inoccupati. Il 60% ha un’età compresa tra i 20 e i 29 anni.

L’area provinciale con un maggior numero di giovani residenti aderenti al progetto youngERcard è quella di Reggio Emilia (11.694 giovani pari al 26,3% del totale), seguita da Ferrara (7.309 giovani pari al 16,5% del totale) e da Bologna (5.406 giovani ovvero il 12,2% del totale). Alto anche il numero di ragazzi e ragazze non residenti in Emilia-Romagna ma che qui vivono, lavorano o studiano: 5.878 ovvero il 13,2% del totale. La rete di youngERcard è costituita anche da 132 Comuni, 20 Unioni e 350 operatori formati e abilitati.

Questa è la fotografia che emerge da una ricerca condotta a cinque anni circa dall’attivazione di questo servizio, presentata oggi presso la Residenza universitaria Fioravanti di Bologna dall’assessore regionale alle Politiche giovanili Massimo Mezzetti e dalla direttrice dell’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori (Er.Go) Patrizia Mondin.

All'interno di questa fotografia, uno specifico focus è riservato ai progetti di “Protagonismo Giovanile” legati alla carta. Si tratta di iniziative diffuse su tutto il territorio regionale che vengono cofinanziate attraverso il bando annuale della legge regionale 14/08 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”. Dal 2014 al 2018 (contando quindi anche i progetti programmati ad oggi) si tratta di oltre mille esperienze di cittadinanza attiva e responsabile che hanno coinvolto più di 3 mila giovani nei settori di maggiore interesse tra quello educativo, sociale, culturale, sportivo, ambientale, artistico o informatico.

“YoungERcard è molto più di un servizio regionale – ha affermato Mezzetti – è una vera e propria comunità. Grazie a questo strumento, che negli ultimi anni è cresciuto moltissimo, i giovani possono uscire dall’isolamento e dall’individualismo che connota oggi la nostra società, e recuperare una dimensione aggregativa, possono lavorare insieme per elaborare risposte ai bisogni della comunità in cui vivono. Continueremo ad investire su questo servizio, per garantire sempre nuove opportunità e allargare la rete di collaborazioni, come abbiamo già fatto con Er.Go”.

«Distribuire la youngERcard nelle residenze universitarie dell’Emilia-Romagna – ha spiegato Patrizia Mondin, direttrice di Er.Go, che mette a disposizione oltre 3500 posti letto sul territorio regionale - ha una duplice, significativa, valenza: innanzitutto avvicinare i suoi studenti, in particolar modo quelli che provengono da fuori regione (il 60%), alla vita delle comunità, rendendoli risorsa preziosa e consapevole. Non solo, quindi, l’offerta di sconti e agevolazioni, ma soprattutto l’opportunità di crescere e vivere esperienze formative in un nuovo contesto, mettendosi in gioco con proposte culturali, sportive e progetti di volontariato sociale. Contribuire alla diffusione della youngERcard significa poi aprire le residenze stesse alle città, alimentando un dialogo oggi più che mai fondamentale per lo scambio e la conoscenza».

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