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Ricostruzione, no alla zona franca per i comuni colpiti dal terremoto

Si incaglia alla commissione Bilancio il progetto di legge per l'istituzione di zona franca nei comuni terremotati dalla durata di dieci anni. Manfredini (Lega): "Intervento prioritario per rilancio occupazione"

No alla zona franca. I comuni emiliani colpiti dal terremoto, per il momento, ricevono uno stop nel loro progetto di legge alle Camere della Lega Nord per istituire una zona franca della durata di 10 anni. Il provvedimento è arrivato ieri sulle scrivanie della commissione Bilancio affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi.

Il capogruppo del Carroccio Mauro Manfredini con Stefano Cavalli, Manes Bernardini e Roberto Corradi, di fronte alle argomentazione contrarie dei consiglieri del Pd, ha chiesto la sospensione del testo per procedere ad un ulteriore approfondimento: “Nel progetto di legge, ha detto Manfredini, si prevede che le zone colpite dal sisma nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia costituiscano territorio extra-doganale, istituendo esoneri totali o parziali dei diritti doganali o di altri oneri fiscali fino al 31 dicembre 2022. Il testo precisa inoltre che il regime di zona franca non ha effetto nei riguardi dei monopoli di Stato, impegnando i ministeri competenti a individuare con proprio decreto tabelle merceologiche e prodotti che richiedono specifica disciplina. Infine, autorizza il ministero dell'Economia ad apportare le variazioni di bilancio occorrenti per l'attuazione della presente legge”.

Manfredini sottolinea anche la necessità di un provvedimento in queste zone vista la perdita presunta del Pil attorno al 2,5% nel prossimo anno. È un intervento prioritario per rilanciare l'economia e tutelare l'occupazione. “L'esenzione da determinate imposte, continua Manfredini, sarà ampiamente compensata da un forte incremento delle imposte dirette originato dalla possibilità per gli operatori economici di produrre, vendere e fornire una quantità rilevante di prodotti e servizi agevolati”. 

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