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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Pomposa

Zona Pomposa, Bellei (Lega): "L'amministrazione garantisca i diritti dei residenti"

Il segretario cittadino della Lega Nord sul degrado e la movida: "Si effettuano controlli con criteri politici: la giunta faccia rispettare le regole"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

La Lega Nord è solidale con i residenti della zona Pomposa che si lamentano per il tracollo della qualità della vita nel loro quartiere in conseguenza dell’enorme afflusso di giovani che frequentano i locali della zona.

 
L’amministrazione Comunale come al solito, applicando il vecchio concetto del divide et impera, cerca di mettere uno contro l’altro i residenti e i titolari delle birrerie e dei ristoranti sostenendo la teoria che o si accetta la confusione che deriva dalla rivitalizzazione della zona oppure si torna a
quando l’area della Pomposa era deserta e dominio incontrastato di marginali e immigrati.
 
Ma questa alternativa non è vera. Si può benissimo mantenere la vitalità del quartiere garantendo nello stesso tempo i diritti dei cittadini alla quiete e alla tranquillità. È sufficiente che il Comune faccia rispettare quelle elementari regole che esistono e che valgono per tutti. In primo luogo emetta e applichi ordinanze contro gli schiamazzi e per un comportamento degli avventori improntato all’educazione e al rispetto. Ma soprattutto l’amministrazione deve essere molto cauta nella concessione della piazza per manifestazioni che comportano l’utilizzo di musica ad alto volume.
E soprattutto, qualora venga concessa l’autorizzazione, i vigili devono essere molto rigidi nel far rispettare i limiti di decibel e quelli di orario.
 
In realtà, come sempre più spesso capita, l’amministrazione controlla e non controlla a seconda di valutazioni tutt’altro che misteriose. Tutto sta nell’essere politicamente amici e vicini oppure no. Ci sono realtà che subiscono controlli quotidiani e sanzioni severissime per ogni minima infrazione alle leggi. Altre che godono di una sostanziale impunità, come i cosiddetti Centri Sociali. Cara amministrazione, le regole devono essere uguali per tutte. Chi sporca e rompe deve pagare. Chi sfora i limiti di legge in rumori e in orari deve essere sanzionato. E le ordinanze vanno fatte rispettare, altrimenti tanto vale non farle. E il colore politico di chi trasgredisce non deve essere criterio di valutazione.
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