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Salute

Coronavirus e rientro a scuola, le risposte del Ministero della Salute a tutti i dubbi

'Quali azioni vanno intraprese se un alunno a scuola manifesta sintomi riferibili a Covid-19?' Oppure 'Che cosa fare una volta riportato l'alunno/a a casa?' Ecco le risposte del Ministero della Salute

Cosa accade ai compagni di classe di un alunno che risulta Covid-19 positivo?

Quando un alunno risulta positivo al test per SARS-CoV-2, il Dipartimento di Prevenzione notifica il caso e si avviano la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata. Il referente scolastico Covid-19 deve fornire al Dipartimento di Prevenzione l’elenco dei compagni di classe nonché degli insegnanti del caso confermato che vi sono stati a contatto nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi. I contatti stretti individuati dal Dipartimento di Prevenzione con le consuete attività di contact tracing saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato oppure in quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con effettuazione al decimo giorno di test antigenico o molecolare. Il Dipartimento di Prevenzione deciderà la strategia più adatta circa eventuali screening al personale scolastico e agli alunni.

Quando un alunno risultato positivo al test per SARS-CoV-2 potrà rientrare a scuola?

Per il rientro a scuola bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi). La conferma di avvenuta guarigione prevede l’effettuazione di un test molecolare dopo assenza di sintomi per almeno 3 giorni. Se il test risulterà negativo la persona potrà definirsi guarita, altrimenti proseguirà l’isolamento.

Gli alunni hanno una priorità nell'esecuzione dei test diagnostici.

Se un alunno che ha manifestato sintomatologia compatibile con Covid-19 risulta negativo al test diagnostico, potrà rientrare a scuola subito?

Se il test diagnostico è negativo in un alunno sospetto per infezione da SARS-CoV-2, il pediatra o il medico curante valuterà il percorso clinico/diagnostico più appropriato (eventuale ripetizione del test) e comunque l’opportunità dell’ingresso a scuola.

Se un operatore scolastico manifesta a scuola sintomi compatibili con Covid-19, cosa succede?

Bisogna assicurarsi che l’operatore scolastico indossi, come già previsto, una mascherina chirurgica; invitarlo ad allontanarsi dalla struttura, rientrando al proprio domicilio e contattando il proprio Medico di medicina generale per la valutazione clinica necessaria. Il Medico curante in caso di sospetto Covid-19 richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di Prevenzione, che provvederà alla sua esecuzione e si attiverà per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti (rintraccio dei contatti, etc.). Gli operatori scolastici hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici.

Un operatore scolastico che presenti sintomi compatibili con Covid-19 a casa, cosa deve fare?

Nel caso in cui un operatore scolastico presenti al proprio domicilio sintomi compatibili con Covid-19 deve prima di tutto restare a casa, informare il medico di medicina generale, comunicare l’assenza dal lavoro per motivi di salute, con certificato medico. Il Medico di medicina generale, in caso di sospetto Covid-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di Prevenzione che provvede ad eseguirlo e poi ad attivarsi per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti. Gli operatori scolastici hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici.

Quali misure vanno assunte in una scuola dove un alunno o un operatore scolastico risultano SARS-CoV-2 positivi?

Si deve effettuare innanzitutto una sanificazione straordinaria della scuola. La sanificazione va effettuata se sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura. Si devono chiudere le aree utilizzate dalla persona positiva fino al completamento della sanificazione, aprire porte e finestre per favorire la circolazione dell'aria nell’ambiente, sanificare (pulire e disinfettare) tutte le aree utilizzate dalla persona positiva, come uffici, aule, mense, bagni e aree comuni. Continuare con la pulizia e la disinfezione ordinaria. Inoltre, è fondamentale collaborare con il Dipartimento di Prevenzione, per agevolare le attività di contact tracing. Se un alunno/operatore scolastico risulta Covid-19 positivo, il Dipartimento di Prevenzione valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti come contatti stretti. La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata in base al numero di casi confermati e di eventuali cluster e del livello di circolazione del virus all’interno della comunità.

Cosa si deve fare nel caso di un numero elevato di assenze in una classe?

Il referente scolastico per il Covid-19 deve comunicare al Dipartimento di Prevenzione se si verifica un numero elevato di assenze improvvise di studenti in una classe o di insegnanti. Il Dipartimento effettuerà un’indagine epidemiologica per valutare le azioni di sanità pubblica da intraprendere, tenendo conto della presenza di casi confermati nella scuola o di focolai di Covid-19 nella comunità. 

Nella scuola primaria gli alunni in classe devono indossare sempre la mascherina chirurgica?

Il Comitato tecnico scientifico ha diffuso il 31 agosto delle Raccomandazioni tecniche in cui precisa che nell’ambito della scuola primaria, per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina chirurgica può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto).

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