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La Modena nascosta | Gli affreschi dell'atrio monumentale della Biblioteca Poletti

Il Palazzo dei Musei nasconde una Biblioteca ricca di manoscritti e volumi antichi impreziosita da un atrio colmo di affreschi, opere d'arte e statue di rara bellezza

Sculture marmoree: l’imponente statua di Luigi Poletti e i leoni

Perfettamente inscritta nell’arco retrostante, si erge bianca e imponente la statua di un Luigi Poletti seduto e vestito in abiti accademici, in mano una pergamena, in volto uno sguardo fiero.

Secondo il bozzetto originario la statua doveva essere realizzata in marmo bianco di Carrara delle dimensioni di 1,85 m di altezza, 1,60 di lunghezza e 1,10 di larghezza. Nel 1899 le istruzioni, particolarmente dettagliate, furono poste tra le mani esperte di Carlo Baraldi, scultore modenese ex pensionato Poletti che vinse e si aggiudicò il bando per la realizzazione dell’opera scultorea.

Così, dopo quattro anni di lavoro scanditi da costanti studi e numerose modifiche, lo scultore completò la statua celebrativa del Poletti mentre Silvestro Barberini, anch’egli ex studente, si cimentò nella realizzazione delle restanti decorazioni marmoree: il basamento sul quale erge la statua, il fregio dell’arco, le cornici che suddividono gli affreschi, la scala a due rampanti all’interno della Galleria e i gradini dell’atrio d’ingresso, eleganti annunziatori di un percorso tra la delicatezza di affreschi e sculture e la saggezza di libri e manoscritti della Biblioteca.

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Di particolare fascino sono anche i due leoni posti lungo le pareti laterali dell’atrio, realizzati da Giuseppe Pisani aggiunti in seguito al bombardamento del 1944 del Palazzo Campori e la massiccia porta d’ingresso della Galleria realizzata con tre diverse tipologie di legno (quercia, noce ed abete) dagli ebanisti Amilcare e Geminiano Gollini.

La volta

MODENA RICONOSCENTE/ ALL ARCHITETTO INSIGNE/ AL CITTADINO BENEMERITO/ INSTITVTORE DELL OPERA - campeggia in lettere dorate lungo il perimetro superiore delle pareti, un messaggio che abbraccia l’intero atrio e che anticipa quello contenuto nella volta.

Nel punto centrale è dipinta una croce azzurra inscritta in un cerchio d’oro dal quale si diramano altrettante parole, impreziosite da motivi floreali e naturalistici. Prvdenza è una di esse, ma nulla più rivelo: questo articolo è solo un breve assaggio delle bellezze che il Palazzo dei Musei dona al nostro sguardo ogni giorno, bellezze che meritano di essere guardate, contemplate e raccontate.

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