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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Curiosità modenesi | Perchè a Modena il ghiacciolo veniva chiamato "Bif"?

Da dove deriva il termine Bif? E perchè veniva utilizzato per indicare il ghiacciolo? Ecco l'origine del nome

Dissetante e rinfrescante nei mesi estivi più torridi, il ghiacciolo, è stato per lungo tempo anche a Modena la leccornia preferita di bambini e ragazzi: in qualsiasi occasione, dopo una partita di pallone, dopo la messa della domenica, dopo una passeggiata, e con qualsiasi compagnia, in famiglia o con amici, quando il caldo arrivava, il ghiacciolo chiamava.

Eppure, "ghiacciolo" non è il termine che si usava un tempo, a partire dal 1960, più o meno. All'epoca, il ghiacciolo prese il nome dal marchio aziendale che li produceva: la società Bif. Fondata a Reggio Emilia da tre soci, Braglia, Iori e Fornaciari nei primi anni 60, in pieno boom economico italiano, la società portò nelle case degli emiliani un prodotto che in una manciata di anni divenne popolarissimo, soprattutto tra i più giovani.

La parola "ghiacciolo", dunque, non era minimamente considerata o utilizzata. C'era il "Bif", si andava a prendere un "Bif" in compagnia o i monelli chiedevano qualche lira ai genitori per comprare un "Bif".

I gusti preferiti erano: ciliegia, arancia, cedro, menta, anice, mora, limone, cola, tamarindo.

A Bologna, invece, l'azienda più famosa che produceva ghiaccioli si chiamava Cavazzoni Orlando e fratelli, ecco perchè nel capoluogo emiliano il ghiacciolo era denominato il "Cof".

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