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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Carnevale dei mudnes | Sproloquio, frappe e travestimenti: tutte le tradizioni

Come si festeggia il Carnevale a Modena? Ecco i pilastri della tradizione

Il Carnevale modenese offre un ricchissimo panorama di tradizioni e, con fare un po' nostalgico, vi proponiamo una breve descrizione di quelli che sono i pilastri del Carnevale di tutti noi mutinensi.

Lo sproloquio di Sandrone e della famiglia Pavironica

“Perquindi: popolo mutinense stèe sò col morèl, ch’l’an pól che ander mej. A speràm in dal sótt e che San Zemian as difànda da la tempesta sàcca come quàlla da l’an passèe, da la cimice asiatica e dal Corona virus!!!!” - diceva Sandrone nel vicino (ma pare lontanissimo) Giovedì Grasso 2020. Dinanzi ad una Piazza Grande gremita di Mudnes che, cascasse la Ghirlandeina, non si perderebbero per nulla al mondo il celebre discorso della Famiglia Pavironica.

Tradizione vuole, infatti, che in occasione del Giovedì Grasso, Sandrone, Pulonia e Sgorghigolo tengano dall’alto del balconcino del palazzo del Comune un discorso, sulla riga delle più alte cariche istituzionali, alle folle di Modenesi di tutte le età.

Parola chiave: dialetto modenese. Rigorosamente in dialetto, lo sproloquio della famiglia pavironica verge sui temi “bollenti” della politica, della società e dello sport modenese, degli eventi clou, dei battibecchi tra fazioni, personaggi e problemi della nostra città. Ogni componente della famiglia ha il suo bel parlare corredato da particolari temi d’interesse: Sgorghigolo ha occhi solo per il Modena, Pulonia è la voce, gli occhi e la bocca del gossip e del costume mentre Sandrone affonda con sottile umorismo e raffinata ironia ogni personaggio della politica modenese, ponendo particolare enfasi ed accento sulla figura del sindaco Giancarlo Muzzarelli.

E in quest’anno particolarmente difficile, scandito da divieti, isolamenti e misure anti-contagio, sarà proprio il sindaco a recarsi al cospetto della Famiglia Pavironica, alle veci di tutti i mudnes, e a riportare lo sproloquio del trio più amato di Modena. Le parole di Sandrone, Pulonia e Sgorghigolo non risolveranno di certo i problemi e le difficoltà che ognugno di noi sta affrontando nella propria intimità ma, di sicuro, saranno uno spiraglio di luce in questi tempi bui.

Frappe e non solo: cosa si mangia a Carnevale?

Se pensiamo al tipico dolce di Carnevale modenese uno in particolare, tra tutti, ci verrà in mente: le frappe.

Intrecciate, compatte o a forma di rosa, fritte o al forno, le frappe sono il dolce per eccellenza del Carnevale; se ne conoscono molteplici varianti ma la ricetta originale, tramandata da madre a figlia, la conoscono solamente le rezdore. Le frappe piacciono a tutti, adulti e bambini, ma non sono l’unico dolce tipico di questo periodo, sul podio vincono altri due dolci 100% modenesi.

Le 3 ricette tradizionali del Carnevale modenese

La sfilata dei carri di Carnevale

Da Modena Est a Modena Ovest, da Nord a Sud, dalla Bassa Modenese all’Appennino passando per la collina e la bassa montagna, per Carnevale tutta la provincia di Modena si colora di coriandoli, travestimenti, doni ed allegria.

Tra i numerosi eventi organizzati ogni anno come concerti, spettacoli teatrali e scambi odi doni, spicca la sfilata dei carri di Carnevale. Un concentrato di gioia per i modenesi di ogni età, soprattutto per i bambini che sfoggiano orgogliosi i propri travestimenti e ricevono (spesso da afferrare al volo) dolci doni d’ogni sorta da variopinti e sempre originali carri giganteschi.

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