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La Modena nascosta | La finta cupola ed altre curiosità sulla Chiesa di S. Bartolomeo

In pieno centro storico, ubicata in Via Servi, la Chiesa di S. Bartolomeo custodisce un patrimonio artistico di vasto spessore e alcuni particolari curiosi che forse non tutti conoscono

Centro storico di Modena, via dei Servi - qui si trova dagli inizi del Seicento il complesso della Chiesa di S. Bartolomeo e dell'ex convento dei Gesuiti. La chiesa, di pianta a croce latina a tre navate, custodisce diversi e preziosi particolari: dagli affreschi della volta all'imponente ciborio marmoreo, dall'illusione ottica di una finta cupola alle antiche tele delle otto cappelle presenti, vediamo insieme alcune delle particolarità di una tra le chiese meno conosciute del centro storico di Modena.

Gli affreschi della navata centrale e la finta cupola

Realizzati dal gesuita Giuseppe Barbieri, gli affreschi della navata centrale della Chiesa di S. Bartolomeo si dispiegano in un insieme unitario con scorci di mirabile effetto. Da segnalare, l'Apoteosi dell'Immagine Divina, dipinta sulla volta mediana, l'Apoteosi di S. Bartolomeo, l'Apoteosi di S. Francesco Xavier e l'Apoteosi di S. Ignazio

Un particolare interessante, inoltre, è la presenza (o, meglio dire, assenza) di una finta cupola che si eleva al centro della crociera. E' un effetto ottico: la "profondità" della crociera è accentuata da un'illusoria architettura dipinta.

Da dove poter ammirare gli affreschi godendo della migliore visione d'insieme? Il segno sul pavimento

Forse non tutti sanno che esiste nella Chiesa di S. Bartolomeo un punto specifico dal quale godere di una visione d'insieme degli affreschi delle volte, dell'altare maggiore e dei due bracci della crociera.

Attualmente il punto è evidenziato da un disco nero sul pavimento mentre anticamente una lapide recitava le parole "Ponto de la perspectiva". Da qui si può ammirare, infatti, la ricca prospettiva affrescata della Chiesa di S. Bartolomeo: un colonnato libero con figure di angeli e santi in apoteosi illusionisticamente aperto sull'azzurro del cielo.

La maestosità dell'altare maggiore

Un grande ciborio marmoreo datato 1620 colpisce l'attenzione dell'osservatore per la maestosità e la ricchezza decorativa che lo contraddistinguono. Posto nel presbiterio, il ciborio dell'altare maggiore è impreziosito da eleganti colonne tortili e statue di santi, angeli e virtù, in bronzo nella parte inferiore e in scagliola dorata sul fastigio. Padri dell'opera sono lo scultore modenese Giovanni Battista Bassoli e il fonditore bolognese Giovanni Battista Censori.

Le otto cappelle custodi di preziose tele antiche

Nella Chiesa di S. Bartolomeo vi sono otto cappelle: due al termine delle navate secondarie, dedicate a S. Francesco Xavier e a S. Ignazio, e quattro lungo le pareti laterali. Queste alcune delle tele e degli ovali custoditi al loro interno:

  • S. Francesco Xavier che predica agli indiani
  • due ovali raffiguranti S. Francesco Xavier che battezza gli infedeli e la Morte del Santo
  • l'Apoteosi del Santo
  • gli ovali con l'Apparizione di Cristo a S. Ignazio e La Madonna detta al Santo gli esercizi spirituali
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