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La Modena nascosta | Le meraviglie architettoniche di Brandola

Un antico ponte romano ad arcata unica, una torre campanaria, un castello e un borgo fortificato in cui il tempo sembra essersi fermato

Brandola è un antico borgo fortificato nascosto dai boschi dell'appennino modenese. E' una frazione di Polinago e custodisce opere architettoniche di estremo fascino. Diamoci uno sguardo!

La Porta di Brandola

Percorrendo la stretta e tortuosa strada che conduce al borgo all'antico borgo fortificato di Brandola, si è accolti dalla Porta di Brandola, una struttura ad arco di incredibile fascino composta da conci di arenaria. Ciò che rende particolare e di antico fascino l'arco d'ingresso del borgo è - oltre all'imponenza e alla sinuosità della porta - la diversità dei conci di arenaria, che si presentano squadrati e di diverse dimensioni.

Porta di Brandola, foto comune di polinago sito web

Il borgo antico di Brandola

Varcato l'antico arco d'ingresso, il paesaggio che si pone dinanzi allo sguardo è "da cartolina". Attraversando l'unica strada presente, si possono osservare gli edifici che compongono da secoli il nucleo dell'antico insediamento di Brandola. Protagonisti sono i dettagli delle abitazioni come conci a vista, piccole tettoie in legno, porte ad arco, fioriere e lampioni rustici. 

Proseguendo lungo il cammino, s'incontrano la Podesteria e la torre campanaria, ricavata dall'adattamento di una parte del castello.

La Chiesa di Brandola 

Accanto all'arco d'ingresso del borgo, sulla destra, posizionata sulal cima di una piccola altura, vi è la Chiesa di Brandola, ex Chiesa di Sant'Urbano, edificata nel 1875 utilizzando parte delle rovine dell'antico castello. 

Essa presenta un impianto longitudinale, con navata unica e abside polilobata. La facciata, di semplice bellezza, presenta un prospetto diviso in due ordini raccordati da volute, conclusi da un timpano triangolare. La tinteggiatura bicroma suddivide lo spazio in specchiature, cinque nel registro inferiore e tre in quello superiore. Al centro del registro inferiore è situato il portale sormontato da una lapide contenente la dedica alla chiesa, mentre in quello superiore, in asse col portale, si trova un rosone.

In passato, all'interno della chiesa era custodita la “Croce di Brandola”, un capolavoro realizzato nel 1494 dagli orefici modenesi Jacopo e Antonio da Porto. Attualmente è sconsacrata. 

Chiesa di Brandola, foto di Comune di Polinago sito web

Il castello di Brandola 

Dell'antico castello di Brandola si hanno notizie sin dall' XI secolo, epoca in cui faceva parte del sistema di fortificazioni della contea di origine longobarda di Gombola o Gomola. Nel corso della seconda metà del 200 il borgo fortificato fu al centro delle aspre lotte che opposera i Guelfi ai Ghibellini, fu in seguito conquistato da Guidinello III Montecuccoli, concesso in feudo ai Pio di Carpi (i quali lo eressero a Podesteria) e, all'inizio del XVII secolo, ai Zavagli di Ferrara.

Brandola foto di comune di polinago sito web 1

Il Ponte di Brandola

Il Ponte di Brandola è l'antico ponte romano ad arcata unica che collega le due sponde opposte del torrente Rossenna. Fino al secolo scorso, ha costituito un fondamentale punto di attraversamento delle vallate del basso Appennino.

PonteBrandola, foto comune di polinago sito web

Nei dintorni di Brandola, ecco le cose da non perdere:

  • Il Ponte del Diavolo o Ponte d'Ercole, una stupefacente arcata naturale di arenaria lunga 33 metri, scolpito dalla lenta erosione degli agenti atmosferici nel corso dei secoli
  • Ca' di Messer Polo, un nucleo rurale di particolare interesse architettonico, con due pozzi comunicanti situati presso l'edificio padronale. Si raggiunge facilmente dal Castello di Brandola lungo un sentiero battuto
  • Castello di Gombola, ciò che rimane dell'antico castello, la Podesteria, il Campanile e il seicentesco oratorio della Beata Vergine del Carmine che conserva un'urna contenente le reliquie del Santo di Gombola

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