La "Montese nascosta": cascate, sito etrusco e altre attrazioni storiche e naturalistiche
La cascata di Striscialacqua, l'area etrusca del lago di Bracciano sono alcune delle attrazioni "nascoste" e da scoprire ubicate nel territorio appenninico di Montese
In occasione delle giornate FAI di Primavera, apre alle visite l'antica rocca dei Montecuccoli, imponente ed antico castello che ospita il museo storico di Montese. Ma, da non perdere, vi sono altri gioielli architettetonici e naturalistici dispersi e dislocati tra le minute frazioni del paese appenninico. Un esempio? La Cascata di Striscialacqua o l'area etrusca del lago di Bracciano. Vediamo altri!
Il Campanile di Montespecchio e la Chiesa di S. Michele Arcangelo (Montese)
Posto sulla cima di una collina nel 1885, il campanile di Montespecchio domina con imponenza il paesaggio circostante. E' parte - sebbene ne sia distaccato - della chiesa cinquecentesca di S. Michele Arcangelo, scrigno di pregiate opere d'arte: nell’abside è raffigurata la tela della Pietà con San Michele, San Giovanni Battista, San Geminiano, Sant’Antonio da Padova e Sant’Antonio abate, nella cappella di sinistra, invece, la Madonna del Carmine con S. Francesco, Carlo Borromeo, Sebastiano e Rocco. Di particolare interesse è, inoltre, l’affresco ritraente la Madonna della Misericordia nell'atto di accogliere i fedeli sotto il mantello.
Appennino modenese | 4 riserve naturali da visitare in giornata in primavera
Cascata di Striscialacqua (Maserno di Montese)
Cerri, castagni, aceri e sorbi nascondono, tra i boschi di Maserno, frazione di Montese, la cascata di Striscialacqua, elemento naturalistico che nasce dalla sorgente de "I Tufi", a Maserno, e che si insinua in una gola scavata nella roccia sino a compiere un salto di 20 metri d'altezza. La forza motrice della cascata di Striscialacqua fa muovere un antico mulino ad acqua del 1700.
Per assistere allo spettacolo naturale è consigliato intraprendere il sentiero n. 448.

Un complesso di oratori
Nel territorio di Montese vi è un complesso di sei oratori antichi, dedicati a santi particolarmente venerati in Appennino:
- l’Oratorio dei Sordi, intitolato a S. Antonio da Padova, facente parte della borgata “I Sordi”. Caratteristica è la croce sostenuta da una minuta piramide in arenaria
- l’Oratorio della Riva, custode del ciclo pittorico tardo medievale più antico dell’Appenino modenese
- l’Oratorio di Monteforte, dedicato a S. Antonino Martire
- l’Oratorio dei Lazzari, dedicato a S. Maria Assunta e caratteristico per la pianta a croce greca (unico della zona)
- l’Oratorio di San Rocco, patrono degli appestati
- l’Oratorio dei Bicocchi, dedicato all’Immacolata
Area etrusca del Lago di Bracciano
Il Lago di Bracciano, a Montese, è un bacino attualmente prosciugato, formatosi in seguito a movimenti franosi provenienti dalle pendici del Montello. E' un luogo dalle forti suggestioni storiche: qui, infatti, furono rinvenuti alla fine del XIX secolo una ventina di bronzetti provenienti da una stirpe votiva etrusca, risalenti al VI-IV secolo A. C. I bronzetti rappresentano uomini, animali ed una divinità femminile e sono custoditi al Museo Archeologico di Modena, mentre copie si trovano nel Museo Storico di Montese.
