Sabato 27 Novembre, in una sontuosa villa nei pressi del centro storico di Bologna, si è disputata una battaglia culinaria tra le più sentite dai modenesi e dai bolognesi, una sfida culinaria volta a decretare una volta per tutte il tortellino più buono.

Farina alla mano e sfoglina tratta, tra brodo e ripieno di differenti consistenze, a lottare in cucina per il titolo di “Miglior tortellino” sono stati la modenese Anna Maria Barbieri, chef dell’Antica Moka di Via Emilia Est, e Silvano Librenti, chef del ristorante bolognese Diana.  A vincere (ahimè) è stato quest’ultimo, con un punteggio pari ad 81 contro i 41 punti assegnati al tortellino modenese.

Modena vs Bologna: la disfida del tortellino

La “disfida” - così chiamata dalla Dotta Confraternita all’ombra delle Due Torri - è stata dunque vinta dai bolognesi con un margine di vantaggio di quaranta punti assegnati “alla cieca” dai commensali presenti all’evento.

Gli chef sfidanti, infatti, si sono cimentati nella preparazione dei loro migliori tortellini, osservati dai notai Guido Vellani, di Modena, e Stefano Ferretti, di Bologna, in modo da garantire l’anonimato ed evitare favoreggiamenti o suggerimenti sulla provenienza dei tortellini in lizza. Dopodiché, il “tortellino bollente” è passato nelle bocche dei commensali, i quali, dopo aver gustato l’antica prelibatezza nella duplice forma, hanno potuto esprimere giudizio e votazione. Il tutto, rallegrato da bottiglie di Lambrusco, il vino perfetto, e rigorosamente modenese, da accompagnare ad una cena a base di tortellini.

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