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La Modena nascosta | Il borgo più bello d'Italia nella provincia modenese

Dal Presepe Vivente alla Processione di San Bartolomeo, Fiumalbo è un borgo medievale tra i più belli d'Italia e dalle antiche tradizioni mantenute in vita dai suoi abitanti

Nascosto ma ben conosciuto, dalle piccole fattezze ma dalle grandi valenze artistiche, storiche e culturali. Abbarbicato sui monti dell’Appennino Tosco-Emiliano vi è un borgo medievale dalle antiche origini, un borgo che preserva tutt’ora il fascino senza tempo di una Fiumalbo dei primi anni Mille, periodo nel quale  fonti storiche testimoniano la presenza di un primo nucleo abitativo e la cessione del paese da parte del marchese Bonifacio di Toscana, padre di Matilde di Canossa, all’allor Vescovo di Modena.

Fiumalbo è dunque il suo nome, “Flumen Album” (o “Flumen Alpium”), il paese abbracciato dai corsi d’acqua Rio Acquicciola e Rio delle Pozze che più a valle confluiscono sino a formare il torrente Scoltenna. Numerose sono le strutture architettoniche che rendono il borgo uno tra i più belli d’Italia, l’unico presente nella nostra provincia, tra cui la Rocca, risalente al secolo XI, che dall’alto di un promontorio veglia silente sopra il paese, la Chiesa di San Bartolomeo, Santo Patrono di Fiumalbo, l’Oratorio di San Rocco, la seicentesca Chiesa di Santa Caterina e altre.

Confinante con la Toscana, Fiumalbo è inoltre borgo dall’importante valore paesaggistico e naturalistico, poichè circondato da alcune delle più alte vette del Frignano: a est troviamo l’iconico Monte Cimone, a Ovest la Fiancata delle Rotari ed il monte Modino, a sud il Passo dell’Abetone e il Monte Libro Aperto mentre a Nord la gola del fiume Scoltenna.

Un borgo ricco di natura, storia ma anche tradizioni, antiche usanze ed eventi sopravvissuti al dimenticatoio del tempo e portati avanti dalla memoria e dalla fede dei suoi abitanti. Tra tutte, il Presepe Vivente, l’infiorata del Corpus Domini e la “luminosa” celebrazione del Santo Patrono.

L’infiorata del Corpus Domini

Quest’anno la solennità del Corpus Domini ricorrerà il giovedì della seconda settimana dopo la Pentecoste, esattamente il 6 Giugno 2021, e i cittadini di Fiumalbo, uniti alla Confraternita del Santissimo Sacramento, si cimenteranno per l’occasione nell’antica arte dell’infiorata.

Essa consiste nella creazione di illustrazioni, quadri o rappresentazioni di simboli, per lo più a carattere religioso, utilizzando esclusivamente fiori. E’ una tradizione comune a vari paesi d’Italia (in particolare nelle regioni dell’Italia centrale), molto sentita anche a Fiumalbo, dove per le vie del centro medievale, oltra alla Processione del Corpus Domini, si potranno ammirare dettagliate e variopinte rappresentazioni e disegni floreali creati dall’accostamento di fiori di campo del territorio montano.

Festa del Patrono San Bartolomeo

Una tra le tradizioni più affascinanti e suggestive del paese ha luogo durante la notte della vigilia di San Bartolomeo, Santo Patrono di Fiumalbo. La sera del 23 Agosto il paese si illumina di una luce nuova e brilla, come una tra le stelle del firmamento d’Appennino, di luce propria: innumerevoli lumini vengono infatti accesi e disposti lungo le sponde del corso del fiume, il quale fluire pare di fuoco, mentre torce e fiaccole sono posizionate lungo le strade del borgo medievale, allietandole di luce e d’atmosfera d’altri tempi. Particolarmente suggestiva è anche la Rocca che sovrasta il paese: il promontorio sul quale posa le sue fondamenta il castello viene per l’occasione adornato di grandi fiaccole disseminate in modo che le fiamme, mosse dal vento estivo montano, paiono rincorrersi in un ondeggiar soave.

La tradizione continua nelle vesti della Processione con la statua del Santo Patrono, accompagnata dalle Confraternite dei Bianchi e dei Rossi e, il giorno dopo, nella Fiera colma di banchi e bancarelle di San Bartolomeo.

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Il Presepe Vivente

Anche nel periodo natalizio pare tornare indietro nel tempo, in particolare in una Fiumalbo che ricorda la Palestina della Natività. In occasione della Natività, infatti, le strade, le abitazioni, gli edifici storici e gli abitanti stessi cambiano volto e tempo, riscoprendosi personaggi del mondo e della vita contadina del tempo: dal pastore alla lavandaia, dal fabbro al liutaio, diversi sono i testimoni incontrati sulla via della nascita di Gesù Bambino.  Il tradizionale Presepe Vivente termina il 6 Gennaio con l’arrivo alla capanna del corteo dei Re Magi.

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