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Le lasagne e i tortellini sono modenesi o bolognesi?

Lasagne e tortellini sono due piatti tipicamente emiliani, tuttavia da sempre modenesi e bolognesi si litigano la paternità, vediamo cosa dice madame Storia

Il tortellino è bolognese o modenese?

Sull'origine del piatto esistono varie leggende e tutte sono originarie di Castelfranco Emilia. Tra le più recenti vi è quella che parla di un proprietario della locanda Corona, che ebbe l'idea della forma di ombelico sbirciando dal buco della serratura della stanza di una nobildonna sua ospite. La bellezza di lei li eccitò tanto da non riuscirsi a trattenere nel scendere in cucina e mettersi ad impastare. Più tradizionale è invece la leggenda dell' "ombelico di Venere" raccontata da Alessandro Tassoni ne "La Secchia Rapita", secondo al termine di una giornata di guerra si presentarono nella locanda Corona Venere, Bacco e Marte. La mattina seguente Marte e Bacco si allontanarono dalla locanda lasciando sola Venere, che aveva preferito dormire. Quando ella si svegliò, chiamò i compagni di viaggio, ma non essendoci nessuno, a presentarsi in camera fu l'oste che rimaste meravigliato dalla sua bellezza. Ci volle un attimo per strappare un pezzo si sfoglia, riempirlo con la carne del giorno prima e darci una forma di ombelico.

E' indubbio che l'origine dei tortellini è di Castelfranco, il punto contorto è proprio nella continua conquista e riconquista del paese da parte delle due grandi città emiliane. Se la storia ha origini vere e se l'origine del tortellino è contemporanea alla guerra del Panaro del 1325 raccontata da Alessandro Tassoni, Catelfranco è territorio di confine. Il giorno della battaglia in cui appare Venere, i modenesi hanno già riconquistato Castelfranco Emilia, perciò quando l'oste ne inventò la forma era sotto il dominio di Modena.

La lasagna emiliana è bolognese o modenese?

In tutto il mondo le lasagne sono conosciute come "Lasagne Bolognesi" o anche "Lasagne alla Bolognese", o nella forma peggiore "Lasagne's Bolognese". Fattosta che la lasagna, come piatto, è associata alla città di Bologna, eppure sappiamo bene che questa ricetta è presente in tutta l'Emilia. Perché allora la città emiliana delle torri è riuscita a prendersi la paternità di questo piatto? Facciamo un passo indietro, ovvero quando nell'Antica Roma si mangiava il "laganon", cioè una sottile sfoglia ricavata da un impasto a base di farina di grano cotto sul fuoco, il cui nome derivava dallo strumento treppiede utilizzato per sorreggere il recipiente in cui veniva cotto questo piatto, il "lasanum". Di questo prodotto gastronomico era giotto sicuramente Cicerone, secondo quanto riportato da Apicio nel De re Conquiaria (L'arte culinaria).

Tuttavia con il medioevo la tradizione della lasagna va a perfezionarsi nel territorio emiliano, tanto che ne parleranno Jacopone de Todi e Cecco Angolieri. Tuttavia, bisognerà aspettare il XIV secolo quando tra Reggio Emilia e Bologna apparve la tradizione della pasta all'uovo, di cui però rimase anonima la paternità, che invece fu raccolta da un autore bolognese, tal Francesco Zambrini nel 1863 che fu autore de "Il libro della cucina del secolo XIV" e la sorte volle che fu il primo a parlare di questo piatto, in un trattato, secondo la ricetta attuale. E in quanto bolognese, la lasagna fu attribuita per paternità alla sua città natale.

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