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La leggenda della Madonna della Sassola (Campogalliano)

Storia di una ragazza, la visione di una Madonna e di un santuario. No non è ambientata in chissà quale luogo lontano, ma nella più vicina Campogalliano

Era l'anno 1743 quando gli eserciti Austriaci e Spagnoli si trovarono di fronte per una grande battaglia nei prati di Camposanto, che si trasformò in breve tempo in un massacrato, tanto che quando fu il momento di contare morti, feriti e dispersi, non tutti furono concordi sull'esito della battaglia. Quel febbraio di morte passò e sui tumuli dei morti crebbe l'erba e i modenesi tornarono a girare nei territori della bassa con maggiore frequenza. Tra questi vi era Campogalliano, e in particolare il greto del Secchia, dove è ambientata questa storia.

In quel luogo affianco ad uno dei due grandi fiumi modenesi si trovava un grande quercia detta la Madonna della Sassola. L'origine del nome era sconosciuta a molti, c'era chi parlava di una certa famiglia Sassoli e chi diceva che provenisse da Sassuolo, ma si parlava anche di un grande viaggio che fece lungo il fiume. Fattosta che innanzi all'immagine c'erano sempre un lume acceso e un fiore di prato, in onore della devozione dei fedeli, ma un giorno si decise di abbattere la quercia. 

Tornata la normalità, dopo la guerra, una ragazza proveniente da Rubiera giunse innanzi alla quercia e in quel momento vide qualcosa di molto particolare. Una luce rutilante si mostrò a lei e una voce candida giunse alle sue orecchie dicendo: "Domenica, Domenica, sono stanca di stare esposta alle intemperie. E' mia volontà che qui sorga una chiesa." La voce invitò la ragazza a recarsi dal parrocco di Campogalliano e di impartirgli quell'ordine, questa presa un po' dalla paura, un po' dalla magnificenza seguì l'ordine ricevuto, ma questo non l'ascoltò e la mise alla porta.

Dopo tre mesi la ragazza ripassò innanzi alla quercia e risentì la stessa voce che gli diceva "Domenica, prendi la rosa che vedi ai piedi del pilastro, presentala al Parroco e ti crederà". Innanzi alla quercia vi era sì una rosa, ma dato che era Agosto era sfiorita e secca. La ragazza prese in mano la rosa e la portò al parrocco, il quale era pronto a mettere la ragazzina di nuovo alla porta, quando vide che la rosa sbocciò, bella e profumata, e le foglie tornarono di verde cangiante. 

Prima della fine di quel 1745 i lavori di costruzione del Santuario erano già iniziati. 

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