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Viaggio nella Linea Gotica: i luoghi del fronte sull'Appennino modenese

In occasione del 25 Aprile abbiamo realizzato questo viaggio nei luoghi modenesi simbolo dei combattimenti lungo la Linea Gotica

Croce Arcana

Passiamo al secondo luogo vicino alla nota Capanna Tassoni passato alla storia della Linea Gotica, ovvero la meravigliosa Croce Arcana, posta a 1669  m di altitudine, in un luogo in cui si incontrano l'Emilia con  la Toscacna. Durante il periodo della resistenza su quel crinale dove oggi vediamo solo la croce, vi era la Linea Gotica e quella croce testimonia l'eroismo degli Alpini caduti.

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Museo storico di Montese

Il Museo è ospitato nell'antica Rocca che domina l'abitato conservando una vasta sezione che scatta una fotografia accurata delle vicende della Seconda guerra mondiale, che vide l'area montesina coinvolta dall'attraversamento della Linea Gotica. In particolare, una sala è dedicata al Corpo di spedizione brasiliano (FEB) a cui si deve la liberazione di Montese. 

Capanno Tassoni

E' una delle mete più note dell'alto Appennino modenese e in questa zona vi sono due luoghi storicamente importanti di questo periodo, ovvero la Croce Arcana e l'area di Fanano. In quest'ultima una lapide affissa sulla parete del rifugio ricorda che il 22 maggio 1944  si svolse una battaglia tra partigiani e nazifascisti. Il 16 maggio i partigiani avevano occupato Fanano, disarmando il presidio e catturando alcuni fascisti, oltre a dare alle fiamme il municipio e la sede del fascio. Qualche giorno dopo, una colonna di un centinaio di nazifascisti saliti dal versante toscano attaccò la formazione di Otello Cavalieri “Fulmine” rifugiata a Capanna Tassoni. Si scatenò un furioso combattimento che, dopo quattro ore, costrinse gli attaccanti alla ritirata.

Montese

Il Comune di Montese fu protagonista della guerra lungo la Linea Gotica, in quanto rappresentò l'ultumo lembo nord-occidentale di difesa tedesco lungo questo spazio. Il capoluogo fu liberato dopo aspri combattimenti il 14 aprile 1945 dai brasiliani della FEB, ma l'elemento più interessante è che sono ancora oggi presenti le fortificazioni tedesche visibili sulle alture del Montello, dove è stato ripristinato il caposaldo della Lastra Bianca. 

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